AGI - In occasione del Forum Economico Italo-Libico, in programma dal 24 al 26 giugno, verrà inaugurata a Bengasi una sede permanente della Camera di Commercio Italo-Libica. La sua missione sarà quella di consolidare la presenza imprenditoriale italiana in Cirenaica, una regione in pieno boom economico e infrastrutturale. Lo ha annunciato all'Agenzia Nova il presidente della Camera, Nicola Colicchi, appena rientrato da una missione organizzativa nella città libica. "L'apertura del nostro ufficio permanente a Bengasi rappresenta non solo un punto di arrivo, ma soprattutto un punto di partenza", ha spiegato Colicchi, specificando che la nuova base opererà in stretta collaborazione con i rappresentanti delle imprese locali e delle istituzioni italiane presenti nella regione, tra cui il Consolato Generale e l'Ambasciata d'Italia a Tripoli. "L'obiettivo è costruire collaborazioni stabili tra piccole e medie imprese italiane e libiche, per sviluppare una rete imprenditoriale comune, in grado di approcciare congiuntamente i mercati africani che la Libia sta già raggiungendo", ha aggiunto.
Il Forum di Bengasi, che sarà il primo grande evento economico tra Italia e Cirenaica, ospiterà un centinaio di aziende, selezionate in base ai settori di interesse prioritari indicati dalle controparti libiche. Il lavoro si svolgerà nell'ambito di incontri B2B "preparati con cura", ha spiegato Colicchi, in modo che gli interlocutori conoscano in anticipo obiettivi, ambiti di intervento e compatibilità operative. Il partner principale dell'evento sarà il Fondo libico per la ricostruzione e lo sviluppo, presieduto da Belgassem Haftar, già attivo nella ricostruzione della città di Derna dopo le alluvioni del 2023. Tra i settori individuati come strategici rientrano infrastrutture, edilizia, sanità, logistica marittima e aeroportuale, gestione delle risorse idriche, sostenibilità ambientale e formazione. Hanno già confermato la loro partecipazione aziende italiane come Renco (sanità), Todini (infrastrutture) e Termomeccanica (acqua). "Bengasi è oggi un vasto cantiere a cielo aperto", ha osservato Colicchi, "ed è sede di progetti in fase avanzata che stanno attirando capitali e interesse da vari paesi, tra cui Turchia, Russia e Cina".
In questo contesto, ha spiegato il Presidente della Camera, «è fondamentale che anche l’Italia sia presente in modo strutturato e operativo, per non perdere ulteriore terreno». L'iniziativa di Bengasi rientra in una più ampia strategia di rilancio della cooperazione tra Italia e Libia, confermata anche dalla visita del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni il 7 maggio e dalle missioni dei Ministri Urso e Cirielli. Secondo Colicchi, lo sviluppo economico «è lo strumento più efficace per contribuire alla stabilizzazione politica della Libia». "Quando le comunità cominciano a trarre vantaggio da un'economia integrata e produttiva, si creano le condizioni per una vera ricostruzione nazionale", ha affermato. L'interesse italiano si è consolidato durante le recenti celebrazioni della Festa della Repubblica, tenutesi presso il Consolato Generale d'Italia a Bengasi. All'evento hanno preso parte oltre 450 persone, tra cui autorità libiche, rappresentanti istituzionali e imprenditori.