AGI - Il partenariato energetico tra Italia e Tunisia rappresenta una straordinaria opportunità, nello spirito del Piano Mattei. Tuttavia, affinché la transizione energetica abbia davvero successo, deve basarsi sui principi di uguaglianza, condivisione dei benefici e partecipazione delle popolazioni e dei territori interessati. Lo ha sottolineato l'ambasciatore italiano a Tunisi, Alessandro Prunas, intervenendo al convegno Energia e Ambiente organizzato all'Alhambra Thalasso Hotel di Yasmine Hammamet, nell'ambito del 27° Forum Internazionale delle Realtà, sul tema "30 anni dopo, quale visione e quale strategia per le relazioni Tunisia-Unione Europea". Il suo discorso si inserisce nel contesto della crescente collaborazione tra Italia e Tunisia, che considerano l'energia un pilastro fondamentale del loro sviluppo e della stabilità regionale. Il Piano Mattei, promosso dal governo italiano, mira a stabilire nuove forme di cooperazione con i Paesi africani, basate su un approccio di sviluppo egualitario e reciproco, che superi le tradizionali logiche assistenzialistiche.
Grazie al suo potenziale nelle energie rinnovabili, in particolare solare ed eolica, e alla sua posizione geografica strategica, la Tunisia è un partner naturale per l'Italia nel processo di transizione energetica. Fin dall'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, l'Italia si è impegnata a diversificare le proprie fonti di approvvigionamento e a ridurre le emissioni di carbonio: per farlo, ha trovato nella Tunisia un alleato fondamentale sulla sponda sud del Mediterraneo per raggiungere questi obiettivi.
La partnership tra i due Paesi non si limita alle semplici importazioni ed esportazioni di energia, ma punta a sviluppare una collaborazione più approfondita che comprenda investimenti congiunti, ovvero progetti di produzione di energia rinnovabile, come grandi parchi solari ed eolici in Tunisia, che potrebbero poi rifornire l'Italia attraverso interconnessioni sottomarine come l'interconnettore energetico Elmed, che collegherà le reti elettriche tunisine ed europee. Un altro pilastro della partnership è il trasferimento di tecnologie e know-how attraverso la formazione di personale locale e lo sviluppo di competenze specifiche nel settore delle energie rinnovabili. L’Italia sostiene inoltre lo sviluppo delle infrastrutture attraverso la modernizzazione e la creazione di reti di trasmissione dell’energia in grado di supportare il flusso di energia verde.
Prunas ha insistito in particolare sui principi di uguaglianza, condivisione dei benefici e partecipazione delle popolazioni e dei territori. Un partenariato per un'energia sostenibile non può prescindere da un approccio equo che garantisca benefici concreti per entrambe le parti, evitando squilibri e sfruttamenti abusivi. Inoltre, nei giorni scorsi l’Ambasciatore Prunas ha visitato alcune eccellenze produttive italiane attive nei settori tessile, meccanico e automobilistico, sottolineando come l’incontro tra il know-how italiano e quello tunisino produca valore aggiunto, occupazione e innovazione: parole chiave di una partnership basata sulla crescita condivisa.
In conformità con i principi del Piano Mattei, l'azione italiana in Tunisia mira a garantire che i progetti energetici contribuiscano alla crescita economica delle comunità locali tunisine, creando posti di lavoro e opportunità di sviluppo. Nel corso del forum è stata sottolineata anche l'importanza di realizzare progetti ecocompatibili che minimizzino l'impatto ecologico, in linea con gli obiettivi di sostenibilità, coinvolgendo attivamente le popolazioni locali nella pianificazione e nell'attuazione dei progetti e assicurando che le loro esigenze e preoccupazioni siano tenute in considerazione. L'International Realities Forum ha fornito una piattaforma essenziale per riaffermare questi principi e tracciare un percorso verso un futuro energetico condiviso e prospero.