AGI - L’Italia vuole costruire con l’Algeria un’agricoltura forte e sostenibile, con una visione condivisa di sviluppo e innovazione. Lo ha affermato Luigi D'Eramo, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Politiche Agricole, della Sovranità Alimentare e Forestali, in un'intervista all'Agenzia Nova, dopo l'inaugurazione della fiera agricola Sipsa Filaha & Agrofood ad Algeri, alla quale l'Italia partecipa come ospite d'onore. Insieme ai Ministri dell’Agricoltura, del Commercio Interno, del Commercio Estero e delle Startup, il Sottosegretario ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della 23a edizione della fiera. «Partecipiamo con una presenza considerevole di aziende agricole italiane – ha spiegato D’Eramo – siamo al secondo posto per numero di espositori, a dimostrazione della forza del legame bilaterale e della volontà di rafforzare una partnership agricola reciproca e duratura». Il Sottosegretario ha sottolineato che “innovazione tecnologica, meccanizzazione e ricerca” rappresentano le grandi sfide del futuro, in particolare per quanto riguarda i cambiamenti climatici e la gestione delle risorse idriche. D'Eramo ha inoltre sottolineato che il Piano Mattei sta procedendo rapidamente, offrendo all'Italia nuove opportunità per costruire collaborazioni strutturate con il continente africano. Uno degli obiettivi è offrire soluzioni concrete agli agricoltori africani e contribuire alla resilienza dei sistemi agricoli locali.
Ieri ad Algeri si è svolta la cerimonia di apertura della 23a edizione del Salone Internazionale dell'Agricoltura algerino (Sipsa Filaha & Agrofood 2025), alla presenza del Ministro algerino dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca, Youssef Shorfa. Nel suo discorso di apertura della fiera, il ministro ha sottolineato che "la significativa partecipazione registrata da questa edizione riflette l'interesse di aziende, investitori e professionisti, nazionali e stranieri, per il settore agricolo in Algeria, dove stiamo osservando una dinamica senza precedenti grazie alle riforme e agli incentivi adottati negli ultimi anni". All'evento partecipano più di 800 istituzioni algerine e straniere provenienti da 40 paesi. La mostra, che si concluderà il 29 maggio, si compone di tre sezioni dedicate alla produzione agricola, all'acquacoltura e alle esportazioni verso l'Africa. Tra le attività del Salone si segnalano diverse giornate di studio dedicate ai settori della patata e dei datteri, all’agricoltura sahariana e all’industria agroalimentare. I premi del Concorso per l'innovazione agricola africana verranno assegnati l'ultimo giorno della fiera.
Quest’anno l’Italia partecipa come Paese ospite d’onore con una delegazione di 39 espositori, 11 dei quali riuniti nella “Collettiva Italia”. Secondo i dati Istat, nel 2024 le esportazioni italiane di macchine e tecnologie agricole verso l’Algeria hanno raggiunto un valore di circa 35 milioni di euro, registrando una crescita del 34,9% rispetto all’anno precedente. L’Italia si conferma così secondo fornitore del Paese nordafricano, dopo la Cina, con una quota di mercato pari al 10,3%. Prosegue il trend positivo anche nel 2025: nei primi due mesi dell’anno l’Italia ha esportato in Algeria quasi 5 milioni di euro di macchinari agricoli, con un incremento del 56,5% rispetto allo stesso periodo del 2024.