AGI - Il Centro di Biotecnologie dell'Università Eduardo Mondlane di Maputo (CB-UEM), il più antico istituto di istruzione superiore pubblico del Mozambico, celebra il suo ventesimo anniversario nel 2025. Per l'occasione, sono in corso cinque giorni di celebrazioni, dal 12 al 16 maggio, all'insegna del motto "20 anni di ricerca verso l'eccellenza e l'innovazione scientifica: scoprire e pensare al futuro". Nel suo discorso di apertura, Lucinda de Araujo, attuale direttrice del CB-UEM, ha sottolineato l'importanza del centro e la sua filosofia "volta a rispondere alle esigenze del Paese". Ha inoltre invitato i fondatori del laboratorio a raccontare gli inizi di questa iniziativa e la loro soddisfazione per questo anniversario scientifico. In particolare, De Araujo ha sottolineato il "ruolo cruciale" del centro nell'individuazione e nel controllo di parassiti e malattie che colpiscono piante, animali ed esseri umani, fornendo supporto a numerose istituzioni nazionali. Questo è stato il caso della diagnosi di malattie virali che colpiscono i gamberetti e di zoonosi come la leptospirosi, nonché del controllo degli Ogm. Il laboratorio si è distinto anche nella risposta nazionale alla pandemia di Covid-19, in collaborazione con il National Institutes of Health.
L'Italia ha svolto un ruolo importante nella fondazione del centro di biotecnologie, coinvolgendo fin dall'inizio numerosi docenti italiani nel suo sviluppo. Manuel Guilherme Junior, Rettore dell'Università Eduardo Mondlane, lo ha sottolineato, così come l'ex direttore del centro, Joaquim Saíde. Quest'ultimo ha citato il lavoro di diverse università italiane, in particolare quella di Sassari, nonché la collaborazione di professori come Mauro Duranti, Mauro Colombo ed Elisa Taviani. Il loro contributo, ha affermato, è stato decisivo per la creazione del centro.
Secondo Paolo Sertoli, Direttore dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) a Maputo, il motto scelto per celebrare il ventesimo anniversario del CB-UEM ("20 anni di ricerca verso l'eccellenza e l'innovazione scientifica: scoprire e pensare al futuro") riflette perfettamente "lo spirito visionario che ha guidato il centro biotecnologico". Sertoli ha evidenziato il modello operativo alla base della cooperazione tra l'Università Eduardo Mondlane e la Cooperazione Italiana: "La fiducia reciproca tra le parti è un valore aggiunto fondamentale, senza il quale non potremmo essere qui oggi a celebrare questo importante traguardo. È un valore su cui dobbiamo riflettere attentamente, poiché rappresenta il risultato complessivo a cui ogni iniziativa di cooperazione dovrebbe mirare", ha affermato.
Sertoli ha inoltre sottolineato che, negli ultimi vent'anni, il Centro di Biotecnologie "ha raggiunto con successo i suoi obiettivi fondamentali, costruendo una solida base di competenze locali, elemento cruciale per lo sviluppo sostenibile. L'investimento nella formazione avanzata alla ricerca, nel trasferimento tecnologico e nello sviluppo delle infrastrutture è stato uno dei pilastri fondamentali del supporto italiano attraverso AICS", ha affermato. In questa nuova fase, ha concluso Sertoli, il Centro di Biotecnologie "assume un ruolo strategico come fornitore di servizi specializzati, che AICS è orgogliosa di mobilitare nello sviluppo dei progetti in corso".