AGI - Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, in visita oggi al Cairo, è stato ricevuto dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, al quale ha espresso la sua gratitudine per il ruolo svolto dall'Egitto nella mediazione della pace nella Striscia di Gaza e nel contrasto all'immigrazione irregolare. Nel corso dell'incontro, svoltosi alla presenza del ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, le parti hanno discusso in dettaglio gli sforzi dell'Egitto per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza, lo scambio di ostaggi e detenuti palestinesi, nonché l'attuazione degli aiuti umanitari.
In una conferenza stampa congiunta con Abdelatty, Tajani ha spiegato di aver dato il "pieno appoggio" del governo italiano alla mediazione egiziana per raggiungere un accordo di cessate il fuoco tra Israele e il movimento islamista Hamas. "Siamo pronti a fare tutto il possibile per facilitare un accordo che ponga fine alle sofferenze del popolo palestinese e israeliano e porti quindi alla liberazione degli ostaggi. Siamo inoltre determinati a sostenere il progetto egiziano per la ricostruzione di Gaza", ha dichiarato il capo della diplomazia italiana. "Vogliamo lavorare fianco a fianco con l'Egitto, perché la nostra stabilità, così come la nostra unicità economica, dipendono dalla stabilità del Medio Oriente e dell'intero continente africano", ha aggiunto Tajani. Il Vicepresidente del Consiglio ha poi ricordato che il popolo italiano è "abituato a esportare" e che "siamo comunque portatori di pace, perché dove passano le merci, non passano le armi. Sono quindi venuto a incoraggiare e sostenere con fermezza l'impegno dell'Egitto nella difficile fase della ricerca di un accordo di cessate il fuoco", ha sottolineato.
Nel corso dei colloqui al Cairo è stata rivolta particolare attenzione, oltre che alle modalità di rafforzamento della cooperazione bilaterale, anche alla questione dell'immigrazione irregolare. Tajani ha evidenziato in conferenza stampa che l'instabilità nella regione sta provocando un aumento dell'immigrazione clandestina. "Sappiamo bene quanto questo sia un peso per l'Egitto, e lo è anche per l'Italia. Ho ringraziato il Cairo per aver rispettato l'impegno che ha impedito la crescita dell'immigrazione irregolare dall'Egitto: c'è stata una forte diminuzione", ha detto il numero uno della Farnesina. "Ho anche chiesto aiuto per gestire il flusso di persone in partenza dal Bangladesh, che attraversano Egitto e Libia prima di dirigersi in Italia. Ho ricevuto risposte positive dall'Egitto", ha detto Tajani, ringraziando il presidente Al-Sisi e il suo omologo Abdelatty.
Per sostenere, invece, la migrazione regolare, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per la creazione di un Centro per l’Impiego italo-egiziano, finalizzato a facilitare l’inserimento dei giovani formati negli istituti tecnico-professionali italiani in Egitto, sia nel mercato del lavoro locale che in quello italiano. Si tratta di un'iniziativa volta a rispondere alla pressante richiesta di manodopera qualificata delle aziende italiane, nonché a favorire flussi migratori regolari e ordinati verso l'Italia. Il Centro è finanziato dal nuovo programma europeo “Talent Partnership” e rientra nelle iniziative del Piano Mattei. In questo contesto, l’Egitto rimane un Paese prioritario per l’Italia, nonché un partner essenziale con cui collaborare a livello regionale per affrontare le principali crisi in corso e promuovere la stabilità nel Mediterraneo e in Medio Oriente.