AGI - Si rafforzano sempre di più i rapporti di collaborazione in materia di sicurezza tra le due sponde del Mediterraneo, in particolare tra Italia e Tunisia. I due Paesi, storicamente molto vicini, stanno intensificando ulteriormente i loro legami di cooperazione in materia di difesa, commercio e lotta all'immigrazione illegale. Ieri, il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha incontrato il suo omologo tunisino, Khaled Sehili, che ha definito "un amico e collega". Nel suo profilo X, Crosetto ha segnalato che "(È stata) una preziosa occasione per scoprire nuove forme di cooperazione anche nel campo della Difesa, alla luce della storica amicizia e del forte rapporto di collaborazione tra i nostri Paesi, basato sulla fiducia reciproca, sulla condivisione di idee e di obiettivi comuni." Il ministro "ha espresso il pieno riconoscimento dell'Italia alla Tunisia per la sua centralità e importanza nelle dinamiche di sicurezza ed economiche nel contesto del Mediterraneo, del Sahel e del Nord Africa, aree di grande interesse strategico". La Tunisia, ha sottolineato ulteriormente Crosetto, è anche al centro del Piano Mattei, che "mira a promuovere una nuova sinergia, basata su relazioni di parità e reciproco riconoscimento. La sicurezza dell'Italia e dell'Europa è legata allo sviluppo economico e alla stabilità dell'Africa", ha aggiunto il ministro.
Oltre all'incontro tra i due ministri, i due Paesi hanno avuto altre occasioni per discutere di cooperazione. Roberto Alesse, direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), e Andrea De Gennaro, comandante generale della Guardia di Finanza, hanno firmato una dichiarazione d'intenti con Mohammed Hedi Safer, direttore delle dogane tunisine. Con la firma dell'accordo si formalizza il programma di attività bilaterali tra l'Agenzia e la Guardia di Finanza, da un lato, e l'Amministrazione doganale tunisina, dall'altro. La cooperazione doganale tra i due Paesi comprende diverse attività operative, volte alla condivisione di competenze tecniche, pratiche e di pianificazione. Questo accordo segna un passo importante nella cooperazione tra i due Paesi. L'Italia è presente in Tunisia con oltre 900 aziende e, in questo contesto, le amministrazioni doganali svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la fluidità e la sicurezza del traffico commerciale, nel garantire la legalità e nel contrastare le frodi, promuovendo così il commercio legittimo, la stabilità e lo sviluppo economico in entrambi i Paesi.
È iniziato questa mattina, presso la Prefettura di Napoli, l'incontro organizzato dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, con i suoi omologhi algerini Brahim Merad, il libico Imad Trabelsi e il tunisino Khaled Nouri. Nel corso dell'incontro i partecipanti hanno potuto confrontarsi sul tema delle migrazioni e della lotta ai trafficanti di esseri umani, un tema a cui il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha sempre attribuito grande importanza. L'incontro precede la riunione "5+5" che si terrà oggi e domani a Napoli alla presenza dei ministri degli Interni di Cipro, Grecia, Italia, Spagna e Malta. All'incontro parteciperanno anche il Commissario europeo per gli affari interni e la migrazione, Magnus Brunner, e il Direttore esecutivo di Frontex, Hans Leijtens.