AGI - Le relazioni commerciali tra Italia ed Emirati Arabi Uniti stanno attraversando una "vera e propria luna di miele", iniziata prima della decisione del presidente americano Donald Trump di imporre dazi all'Europa. L'accordo tra i due Paesi garantisce all'Italia un export di 7,9 miliardi di euro nel 2024, con un incremento di quasi il 20% rispetto al 2023. Lo ha affermato l'ambasciatore italiano negli Emirati, Lorenzo Fanara, dopo un'audizione questa mattina sullo stato dei rapporti di cooperazione economica e commerciale tra i due Paesi, svoltasi presso la Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati. "Un rapporto bilaterale eccellente", ha affermato Fanara, "come testimoniato dalla recente e storica visita in Italia del presidente degli Emirati, Mohamed bin Zayed al Nahyan, il mese scorso, ma anche dalle 29 visite di membri del governo italiano negli Emirati", ha aggiunto.
Al centro dell'udienza, le relazioni commerciali tra i due Paesi. "Ho sottolineato la crescita esponenziale delle esportazioni italiane verso gli Emirati e la possibilità di nuovi contratti per le aziende italiane in seguito all'annuncio del Presidente degli Emirati di investire 40 miliardi di dollari nell'economia italiana". Una decisione annunciata nel corso del Business Forum Italia-Emirati Arabi Uniti, organizzato dalla Farnesina e dai Ministeri dell'Economia e degli Affari Esteri degli Emirati Arabi Uniti, con la collaborazione dell'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE) e il supporto di Cassa Depositi e Prestiti e Sace.
La decisione di investire sempre di più negli Emirati Arabi Uniti "non è legata agli annunci di imposizione di dazi doganali all'Europa da parte del presidente americano, Donald Trump, ma è una strategia italiana che punta ad ampliare l'export verso mercati diversi come quello emiratino", spiega l'ambasciatore italiano ad Abu Dhabi. "Sono ormai più di 18.000 gli italiani che risiedono stabilmente negli Emirati", ha proseguito Fanara, che nel corso dell'audizione "ha sottolineato l'attenzione che il Governo sta riservando anche al mercato emiratino nel suo piano per l'export".
Gli Emirati Arabi Uniti sono stati individuati come uno dei Paesi chiave per l'export italiano di tecnologia e lusso nel "Piano d'azione per l'export italiano nei mercati extraeuropei ad alto potenziale", presentato dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale il 21 marzo. Il piano della Farnesina conferma che l'interscambio con gli Emirati nel 2024 ammonterà a 7,9 miliardi di euro, con una crescita del 19,4% rispetto all'anno precedente. Tra i principali settori dell’export italiano verso gli Emirati, spicca l’industria manifatturiera (con il 22,1%), seguita da macchinari e attrezzature (18,2%). Al terzo posto del podio si colloca l'abbigliamento con il 15,5%. Tra i settori prioritari individuati dalla Farnesina ci sono le tecnologie verdi, l’agroalimentare, i beni di lusso e la difesa. Gli Emirati Arabi Uniti rientrano tra le aree geografiche emergenti ad alto potenziale, subito dopo Turchia e Cina. Opportunità viste anche da Sace, che ha siglato tre accordi di collaborazione nei settori delle energie rinnovabili e del trattamento delle acque, per un importo complessivo di 450 milioni.