AGI - Il programma culturale e artistico tra Italia e Tunisia quest'anno è ricco di eventi diversi, che spaziano dall'architettura alla moda, e di sinergie innovative. Grazie alla sua ineguagliabile tradizione nel design, dalla moda all'arredamento, dall'architettura al design industriale, l'Italia ha esercitato un'influenza significativa sulla scena tunisina dal Rinascimento ai giorni nostri. Terreno fertile di scambio, il design si presenta come un linguaggio universale capace di connettere le identità culturali dei due Paesi. Fin dalla prima edizione dell’Italian Design Day nel 2017, l’Ambasciata d’Italia a Tunisi contribuisce alla realizzazione di attività dedicate all’immagine e alla comunicazione.
Il rapporto tra design e rigenerazione urbana è stato al centro dell’attenzione di Valentina Ciuffi, fondatrice della piattaforma “Alcova”, che riunisce progettisti, aziende, istituzioni e ricercatori. Fondata nel 2018, Alcova si è affermata come uno degli eventi “Off” più attesi della Milano Design Week (8-13 aprile) e della Miami Art Week (1-7 dicembre), attirando oltre 90.000 visitatori ai suoi stand. Gli autori del progetto sono particolarmente riconosciuti per la loro capacità innovativa di reinventare lo spazio urbano attraverso mostre di design allestite in siti storici e industriali abbandonati. Un approccio che, secondo gli stimatori, aiuta a rallentare l’effetto di “gentrificazione” urbana dei quartieri, mantenendone la vitalità culturale senza aumentare i costi per i giovani creatori.
A Tunisi, Valentina Ciuffi ha condiviso la sua visione con gli studenti della Scuola nazionale di architettura e urbanistica (ENAU) e ha parlato con l'architetto e designer tunisino Chacha Atallah presso la Galleria delle collezioni del Bardo. Questi incontri, organizzati dall'Ambasciata d'Italia e dall'Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, hanno evidenziato il potenziale del design per trasformare gli spazi urbani e promuovere la cooperazione culturale tra Italia e Tunisia. Questa cooperazione è sostenuta da un accordo firmato nel 1997, che prevede lo scambio di esperienze culturali, artistiche e accademiche tra i due Paesi. La mostra “Ya'aburnee”, realizzata sempre in collaborazione con l’Ambasciata e l’Istituto Italiano di Cultura, ne rappresenta un esempio significativo: l’artista italo-tunisina Monia Ben Hamouda, vincitrice del MAXXI Bulgari Prize 2024, invita fino al 19 aprile a una profonda riflessione sul patrimonio familiare, linguistico e culturale attraverso una potente combinazione di pittura, scultura e suono.
Tuttavia, la cooperazione culturale tra Italia e Tunisia non si limita al design, ma abbraccia un'ampia gamma di discipline. Tra queste rientra anche l'archeologia, un campo di studio fondamentale per comprendere la storia millenaria condivisa da entrambe le nazioni. In questo contesto, la collaborazione bilaterale si concretizza in missioni congiunte, scavi archeologici condivisi e mostre che mettono in luce scoperte e testimonianze del passato. In particolare, ad aprile, in occasione del 60° anniversario della prima missione archeologica italiana in Tunisia, sono previste due giornate dedicate alla cooperazione, in collaborazione con l’Istituto Nazionale del Patrimonio Tunisino (INP), presso il prestigioso Museo Nazionale del Bardo. Nel 2024 il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano ha sostenuto 14 missioni archeologiche italiane nel Paese, un record che ha reso l'Italia il primo partner dell'Italia in Tunisia nel settore.