AGI - Il Museo Sursock di Beirut ha inaugurato il 6 marzo la mostra fotografica "Shams" (Sole), un percorso attraverso le immagini del fotoreporter italiano Marco Palombi. Fino al 20 marzo il pubblico potrà scoprire tutte le foto scattate nelle aule delle scuole libanesi che beneficiano degli interventi della Cooperazione italiana. La mostra è organizzata dalla sede locale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Libano. Dal 2017 l'Italia investe nel settore dell'istruzione in Libano con l'obiettivo di garantire un'istruzione di qualità, ristrutturare gli edifici scolastici, promuovere la formazione professionale e migliorare l'accesso al cibo sano nelle scuole. Un impegno mantenuto anche nei momenti più critici e adattato alle sfide del contesto libanese, con un investimento complessivo di 60 milioni di euro dal 2017 a oggi.
Per un anno intero Marco Palombi ha seguito le missioni dei progetti italiani nelle scuole e nei centri di alfabetizzazione di base in diverse zone del Libano. Attraverso le sue fotografie, racconta l'impatto che questi interventi hanno sulla vita di ragazzi e ragazze, offrendo un potente ritratto visivo di un periodo storico cruciale. Il titolo Shams (Sole) richiama la speranza per il futuro rappresentata dalla gioventù libanese, un futuro che tutti gli attori coinvolti si augurano possa essere il più luminoso possibile. Le immagini di questa mostra creano un dialogo visivo tra soggetto e osservatore, abbattendo barriere e distanze. I volti catturati dall’obiettivo di Palombi non sono solo ritratti individuali, ma diventano la rappresentazione collettiva di una generazione e di un popolo che, nonostante le difficoltà, continua a incarnare resilienza e speranza.
“L’Italia ha sempre creduto nel potere dell’istruzione come strumento di crescita, dialogo e costruzione di un futuro migliore”, afferma Fabrizio Marcelli, ambasciatore italiano a Beirut. “Il nostro impegno per il Libano non è mai cessato, nemmeno nei momenti più difficili, perché investire nei giovani significa investire nella stabilità e nella prosperità del Paese. "Questa mostra è una testimonianza visiva di ciò che abbiamo realizzato insieme e del profondo legame che unisce Italia e Libano", ha aggiunto.
Alessandra Piermattei, responsabile della sede Aics di Beirut, ha riconosciuto che “l’idea di raccontare per immagini le iniziative di cooperazione nel settore dell’istruzione è per noi molto importante, perché dà un volto ai progetti e alle attività realizzate e rende tangibile l’impatto positivo della Cooperazione italiana e dei suoi partner”. La sede AICS di Beirut, in stretta collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Libano, opera su più fronti: istruzione, protezione sociale, sanità, ambiente, agricoltura, patrimonio culturale e infrastrutture. Sono attualmente in corso due programmi finanziati dall'Unione Europea per rafforzare ulteriormente l'impegno a favore del benessere della popolazione libanese. Attraverso una stretta collaborazione con le autorità locali, la società civile, il mondo accademico e gli attori internazionali, la cooperazione italiana si impegna a massimizzare l'impatto degli interventi e a contribuire a costruire un futuro più prospero per il Libano.