AGI - Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani si è recato ieri ad Algeri, dove ha tenuto degli incontri bilaterali, in particolare con il suo omologo Ahmed Attaf e con il presidente Abdelmajid Tebboune, durante i quali ha ribadito l'importanza di rafforzare la cooperazione con l'Algeria. Taiani ha sottolineato l’eccellenza della collaborazione sul piano energetico. "Stiamo lavorando per garantire la nostra autosufficienza energetica", ha affermato, e l'Algeria "è essenziale per il nostro approvvigionamento". "Siamo grandi clienti di questo Paese, il commercio è di grande importanza, vogliamo anche continuare a esportare, non solo importare. Esportiamo principalmente veicoli e macchinari, dobbiamo fare di più", ha detto Tajani. "Dobbiamo avere Paesi amici che ci permettano di avere il gas di cui abbiamo bisogno per rendere le nostre aziende competitive con l'Algeria. C'è un ottimo rapporto da questo punto di vista", ha spiegato il ministro, che ha partecipato a una tavola rotonda di imprenditori.
In ambito energetico, il ministro algerino dell'Energia, delle Miniere e delle Energie Rinnovabili, Mohamed Arkab, ha ricevuto ieri una delegazione dell'Eni guidata da Guido Brusco, Direttore Generale Global Natural Resources della società italiana. All'incontro hanno partecipato il presidente e amministratore delegato del gruppo energetico algerino Sonatrach, Rachid Hachichi, e alti funzionari del Ministero dell'Energia. L'incontro è stato l'occasione per fare il punto sulla cooperazione e la partnership strategica tra Sonatrach ed Eni, in particolare sui progetti nei settori degli idrocarburi, delle energie nuove e rinnovabili e dell'interconnessione elettrica. In questa occasione, le parti hanno discusso le modalità per rafforzare gli investimenti congiunti attraverso lo sviluppo di progetti di ricerca, esplorazione e sfruttamento degli idrocarburi, nonché la commercializzazione del gas naturale. Tajani ha affermato che la cooperazione economica tra Italia e Algeria "sta andando nella giusta direzione" e che "la nostra partnership energetica è un modello".
Secondo il ministro dell'Energia algerino Arkab, l'Italia è un paese che può fungere da "ponte per gli investimenti tra Africa ed Europa". Secondo il ministro, ci troviamo in "un contesto caratterizzato da una forte volontà di sviluppare la cooperazione e il partenariato tra i nostri due Paesi in diversi settori". Il ministro ha aggiunto che l'Algeria intrattiene relazioni diplomatiche di alto livello con l'Italia, che rappresenta "una destinazione privilegiata per gli investimenti". Arkab ha anche ricordato che "sono state adottate una serie di misure per facilitare l'attrazione di investimenti esteri", sottolineando che il suo Paese è "un cantiere aperto alle opportunità di investimento".
Da parte sua, Tajani ha sottolineato che "siamo la quarta potenza commerciale mondiale e la seconda potenza industriale europea: vogliamo usare tutte le nostre forze per rafforzare la cooperazione con un Paese amico", riferendosi all'Algeria. "Vogliamo fare di più e su questo punto c'è una grande convergenza tra Italia e Algeria", ha dichiarato il capo della diplomazia italiana al termine dell'incontro con il presidente Tebboune. Un "lungo e cordiale colloquio" con il capo dello Stato algerino, secondo il numero 1 della Farnesina, nel corso del quale si è discusso del rilancio del "Formato 5+5 dei Paesi europei del Mediterraneo occidentale e dei Paesi della sponda sud", con l'obiettivo di convocare "al più presto una riunione ministeriale a Roma". Tajani ha inoltre affermato al termine dell'incontro che Italia e Algeria hanno "deciso di organizzare un vertice intergovernativo", un'altra utile occasione per rafforzare le relazioni bilaterali.
L'Italia è il principale mercato di destinazione delle esportazioni algerine e il terzo fornitore dell'Algeria, un dato che sottolinea l'importanza degli scambi commerciali tra Roma e Algeri. Nei primi dieci mesi del 2024, l'Italia ha assorbito il 24,4% delle esportazioni algerine, confermandosi il primo acquirente del Paese nordafricano. Per quanto riguarda le importazioni, l'Italia è il terzo fornitore dell'Algeria, con una quota di mercato del 6,6% nello stesso periodo. La bilancia commerciale tra i due Paesi resta fortemente sbilanciata a favore dell'Algeria, a causa delle importazioni italiane di gas naturale.
Nei primi undici mesi del 2024 l'Italia ha esportato in Algeria merci per un valore di 2,57 miliardi di euro, mentre ha importato dal Paese nordafricano prodotti per un valore di 9,95 miliardi di euro, determinando un saldo negativo per l'Italia di circa 7,37 miliardi di euro. Il settore energetico è il pilastro delle relazioni economiche tra Italia e Algeria. Il gas naturale è il principale prodotto delle esportazioni algerine verso l'Italia, con un valore di 8,48 miliardi di euro nei primi undici mesi del 2024, pari all'85,3% delle importazioni italiane dall'Algeria.
Le esportazioni italiane verso l'Algeria sono più diversificate. I principali prodotti esportati sono veicoli a motore (257 milioni di euro, il 10% del totale), macchinari per uso generale (254 milioni di euro, il 9,9%), altri macchinari per uso speciale (245 milioni di euro, il 9,5%) e prodotti della raffinazione del petrolio (229 milioni di euro, l'8,9%). Lo stock di investimenti diretti esteri italiani nel Paese nordafricano ha registrato nel 2023 circa 8,53 miliardi di euro, a fronte dei 587 milioni di euro degli investimenti algerini in Italia. Tuttavia, il saldo netto degli investimenti italiani in Algeria è diminuito negli ultimi anni, passando da 888 milioni di euro nel 2017 a un importo negativo di 734 milioni di euro nel 2023. Sebbene l'Italia rimanga un partner commerciale strategico per Algeri, la concorrenza degli altri paesi rimane agguerrita. Nei primi dieci mesi del 2024, la Francia ha mantenuto la prima posizione tra i fornitori dell'Algeria, con una quota del 7,06%, seguita dall'Italia con il 6,55% e dalla Germania con il 4,88%. A livello macroeconomico, l'Algeria ha registrato un prodotto interno lordo di 253 miliardi di euro nel 2024, pari a una crescita del 3,4%. Il PIL pro capite è stimato in $ 5.893, in aumento rispetto ai $ 5.359 del 2023. Il tasso di disoccupazione è all'11,5%, mentre il debito netto ha raggiunto il 7,9% del PIL, con il debito pubblico che si attesta al 49,1% del PIL.Le esportazioni totali dell'Algeria sono diminuite nel 2024, raggiungendo i 45,4 miliardi di euro, rispetto ai 51,4 miliardi di euro del 2023. Anche le importazioni sono aumentate, raggiungendo i 42,6 miliardi di euro, con un saldo commerciale positivo ma in forte calo rispetto agli anni precedenti.