AGI - Il ministro delle Telecomunicazioni e della Trasformazione digitale del Mozambico, Americo Muchanga, ha ringraziato ufficialmente l'ambasciatore italiano a Maputo, Gabriele Phillip Annis, per l'impatto del Piano Mattei promosso dal governo italiano sullo sviluppo di vari settori nel Paese lusofono, in particolare sulla digitalizzazione dei servizi. Intervenendo al lancio ufficiale del progetto “Italian Digital Flagship for Africa”, un'iniziativa finanziata dal Governo italiano e attuata attraverso il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), il ministro ha affermato che l'iniziativa “si è rivelata molto importante per lo sviluppo del Paese”.
Il Mozambico “è uno dei pochi Paesi privilegiati a ricevere questo finanziamento”, ha dichiarato Muchanga, affermando che l'Italia condivide con il Mozambico non solo risorse finanziarie, ma anche “conoscenze che consentiranno al Paese di realizzare una rapida trasformazione in vari settori”, in particolare nei progetti di digitalizzazione. L'obiettivo del progetto, ha spiegato il ministro mozambicano, è quello di sfruttare le piattaforme digitali per garantire che i servizi forniti ai cittadini siano “più efficienti, meno costosi e più accurati”: questo approccio alla digitalizzazione “dovrebbe avere un impatto sull'istruzione, sulla salute, sull'agricoltura, sul commercio e sull'economia”, ha valutato.
In occasione del lancio del progetto, l'ambasciatore italiano Gabriele Phillip Annis ha assicurato che il suo Paese continuerà a contribuire allo sviluppo del continente africano e del Mozambico nell'ambito del Piano Mattei, descrivendo il progetto di digitalizzazione come un impegno a realizzare una trasformazione in un Paese prioritario per Roma. Inoltre, ha aggiunto il diplomatico, l'Italia si allinea alle priorità del governo mozambicano, in particolare per quanto riguarda la digitalizzazione, una delle principali scommesse del presidente del Mozambico, Daniel Chapo, che ha scelto questo obiettivo come elemento cruciale per garantire una maggiore efficienza della pubblica amministrazione e una maggiore trasparenza nella lotta alla corruzione. “Siamo qui per lanciare questo progetto di connettività in Mozambico. Questa iniziativa avvicinerà i cittadini ai servizi. È un programma ambizioso che porterà benefici al Paese”, ha detto l'ambasciatore, ricordando che l'Italia ha più di 30 anni di esperienza nel settore della digitalizzazione e promettendo di trasmettere le esperienze positive al Paese.
A sua volta, il rappresentante residente del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) in Mozambico, Edo Stork, ha assicurato che l'agenzia delle Nazioni Unite ha una vasta esperienza globale nella trasformazione digitale, garantendo che l'innovazione sia inclusiva, sostenibile e orientata allo sviluppo umano. “Lavoriamo direttamente con i governi per sviluppare politiche digitali, rafforzare le infrastrutture e garantire che nessuno venga lasciato indietro. Stiamo già sostenendo la creazione di segreterie municipali virtuali nei capoluoghi di provincia, facilitando l'accesso dei cittadini ai servizi pubblici essenziali”, ha dichiarato, assicurando che l'UNDP sta lavorando con gli attori dell'ecosistema digitale per utilizzare il pensiero sistemico nella definizione delle priorità e dei meccanismi di coordinamento istituzionale, garantendo soluzioni digitali efficaci a sfide complesse.
Il progetto, del valore di circa 100 milioni di dollari, fa parte di una più ampia iniziativa del Piano Mattei che, in questa fase sperimentale, coinvolge anche altri tre Paesi africani: Senegal, Costa d'Avorio e Ghana. Secondo Mauro Draoli, dell'Agenzia Digitale Italiana, la scelta del Paese è dettata dalla necessità di creare incubatori tecnologici attivi in diversi settori chiave del governo e del settore privato, creando un ambiente in cui le start-up emergenti in questo campo possano sviluppare le loro iniziative e competenze, nell'ambito del rafforzamento della collaborazione tra Mozambico e Italia nel campo della trasformazione digitale. “L'iniziativa 'Digital Flagship for Africa' è realizzata dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) in collaborazione con l'Agenzia Italiana per la Digitalizzazione, con l'obiettivo di migliorare i servizi pubblici digitali, ridurre il divario digitale e costruire capacità digitali a livello istituzionale”, ha spiegato Draoli nel suo intervento al workshop sul Systems Thinking for Digital Transformation, tenutosi a Maputo.
Per il progetto, un gruppo di istituzioni pubbliche è stato selezionato per rendere operativi i progetti relativi all'inclusione e alla trasformazione digitale, per valutare le opportunità e per finanziare le iniziative nel settore. Una delle istituzioni coinvolte è l'Istituto nazionale delle comunicazioni del Mozambico (Incm), che ha realizzato diversi progetti di inclusione, tra cui piazze digitali, internet nelle scuole, biblioteche digitali, sale TV digitali per le comunità rurali, estensione della rete di telefonia mobile, villaggi sostenibili per lo sviluppo, parte dei quali finanziati dal Fondo per il servizio di accesso universale (FSAU), un fondo del governo mozambicano creato nel 2006 per promuovere lo sviluppo delle telecomunicazioni.