AGI - In Mozambico, l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) sta lavorando a diversi progetti volti a sfruttare il potenziale economico delle risorse acquatiche e marine del Paese, con i suoi 850 chilometri di costa. Il primo, spiega Paolo Enrico Sertori, direttore dell'agenzia italiana, si sta svolgendo nella penisola di Macaneta, “dove stiamo lavorando sull'ambiente, sui rifiuti solidi e sulla gestione dei rifiuti marini”. “Stiamo formando i bagnini al primo soccorso, oltre a costruire infrastrutture pubbliche per la polizia di protezione e altri servizi ambientali”, spiega.
Una seconda iniziativa riguarda la ristrutturazione e la gestazione delle mangrovie sull'isola di Inhaka e nella baia della capitale Maputo, “un luogo dove gli ecosistemi sono in pericolo a causa dello sfruttamento insostenibile delle risorse”. In questo contesto, ha aggiunto Sertori, l'AICS sta lavorando “per creare vivai, migliorare la gestione dell'ecosistema per ridurre la deforestazione e creare un sostentamento per le comunità vicine”.
Ai due progetti si aggiunge una terza iniziativa di blue-economy nella provincia settentrionale di Cabo Delgado, attualmente in attesa di approvazione da parte del Ministero degli Affari Esteri italiano: un passo necessario, spiega Sertori, per “passare da un approccio (al progetto) basato sull'emergenza a uno basato sullo sviluppo”.
Sebbene le sfide rimangano nei settori dell'istruzione, della salute e dell'alimentazione, l'AICS intende sostenere i pescatori locali con la formazione e l'assegnazione di risorse. “Stiamo già lavorando in questo settore con l'aiuto delle Nazioni Unite, in particolare del Programma Alimentare Mondiale e dell'UNICEF. Forniamo ai pescatori barche, reti da pesca e altri mezzi di produzione”, spiega Sertori, che da Maputo coordina anche le iniziative in corso in Zambia, Malawi, Angola e Zimbabwe per conto dell'AICS.
Il direttore regionale della cooperazione italiana ha dichiarato che queste iniziative sono in linea con la Strategia di Sviluppo dell'Economia Blu (EDEA) del governo mozambicano, elaborata dal Ministero del Mare, delle Acque Interne e della Pesca con l'obiettivo di promuovere l'uso sostenibile delle risorse oceaniche, migliorare lo standard di vita delle popolazioni che vivono nelle aree costiere e proteggere l'ecosistema marino. La strategia EDEA del governo di Maputo si basa su sei pilastri che riassumono le aree da trasformare: pesca e acquacoltura; energie rinnovabili e industria estrattiva marina; capitale naturale, ambiente ed economia circolare; turismo e cultura; trasporto marittimo e infrastrutture portuali e logistiche; sicurezza marittima.