AGI - Formazione, sviluppo e cooperazione per la sicurezza: i progetti più recenti avviati tra Italia e Somalia vertono su questi tre ambiti, inserendosi nella cornice di forti relazioni di amicizia tra i due Paesi. L'Ambasciatore italiano a Mogadiscio, Pier Mario Daccò Coppi, è stato recentemente ricevuto dal sindaco della capitale e governatore della regione del Benadir, Mohamed Ahmed, con il quale ha valutato il rafforzamento delle relazioni bilaterali e la promozione di un partenariato cooperativo tra le parti.
Al centro del dialogo anche le opportunità di collaborazione tra autorità locali italiane e quelle di Mogadiscio, con particolare attenzione alla realizzazione di progetti di sviluppo per l'empowerment dei giovani. Inoltre, le due parti hanno discusso del potenziale ruolo dell'Italia nel restauro degli edifici storici di Mogadiscio, contribuendo così ai piani di sviluppo e abbellimento della capitale somala. Il sindaco Ahmed ha sottolineato l'importanza dei partenariati italiani per il rafforzamento delle infrastrutture della città e il miglioramento dei mezzi di sussistenza dei suoi residenti, segnando un passo avanti nella promozione di relazioni più forti tra Mogadiscio e Roma.
Qualche giorno fa, l'ambasciatore è stato ricevuto anche dal Ministro somalo della Giustizia e degli Affari Costituzionali, Hassan Moalim Mohamud, al quale ha consegnato un archivio digitale creato dall'Università Roma Tre. Esso contiene documenti legislativi, legali e amministrativi registrati negli archivi somali tra il 1950 e il 1989. Il progetto è il risultato di un lavoro pluriennale coordinato dalla professoressa Annarita Puglielli, direttrice del Centro studi somali di Roma Tre. I bollettini sono stati registrati in italiano per i documenti datati dal 1950 al 1973, e in somalo per il periodo successivo. Questo importante progetto segue la consegna, lo scorso dicembre, di circa 2.000 volumi all'Accademia intergovernativa della lingua somala, come segno del sostegno dell'Italia al recupero della memoria storica della Somalia e al consolidamento del sistema giuridico e legislativo del Paese del Corno d'Africa, ex colonia.
Infine, in tema di sicurezza, l'Ambasciatore Daccò è stato ricevuto dal Commissario di Polizia Asad Osman, con il quale ha discusso del rafforzamento della cooperazione tra i due Paesi nei settori della polizia e della lotta al terrorismo. Recentemente, l'Ambasciata d'Italia a Mogadiscio ha espresso il suo sincero apprezzamento per l'ingresso della Somalia nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. "Questo passo - ha dichiarato in un comunicato - favorisce il crescente ruolo della Somalia nella diplomazia mondiale attraverso la condivisione attiva della responsabilità per la pace e la sicurezza internazionale". In questo contesto si inserisce il rinnovato impegno dell'Italia nella formazione dei leader somali: a dicembre l'Ambasciatore Daccò è stato ricevuto dal Presidente della Somalia, Hassan Sheikh Mohamud, che ha ringraziato l'Italia per l'iniziativa di formazione avviata a Roma lo scorso novembre e proseguita a dicembre a Mogadiscio.
Durante il corso, diplomatici e funzionari somali sono stati informati sulle procedure e sulle regole di funzionamento del Consiglio di Sicurezza, nonché sulle prospettive delle più importanti questioni geopolitiche e di politica internazionale. Il programma, proposto dal presidente della Fondazione Med-Or, l'ex ministro dell'Interno Marco Minniti, è stato sostenuto dalla Farnesina e dall'Ambasciata d'Italia a Mogadiscio. L'agenda prevede che le attività di formazione e consulenza continuino nella prima metà del 2025 per i funzionari somali membri della Rappresentanza permanente somala a New York e per i funzionari che parteciperanno alle attività del Consiglio di Sicurezza a Mogadiscio.