(AGI) - Roma, 29 ott. - Ramin Bahrami racconta, ancora unavolta, Johann Sebastian Bach. E commuove. E' una storia nellastoria, l'entusiasmo che l'artista iraniano mette nel parlaredel compositore di Lipsia, che Bahrami indica come guidaspirituale del nostro tempo, cosi' come a lui fu indicata dalpadre prima di venir arrestato dai paranoici pasdaran iranianiper sospetta collusione con l'Occidente: "Ascolta Bach, nonsmettere di suonarlo, perche' Bach non ti lascera' mai solo". EBahrami, per nostra fortuna, ha seguito quel preziosoconsiglio: "L'Offerta musicale -spiega all'AGI riferendosi alnuovo lavoro per Decca- contiene la musica di tutti i tempi.Qui il mondo speculativo abbraccia quello sentimentale fino aalla creazione di un capolavoro". "L'Offerta musicale" nacque il 7 maggio 1747, dopo unavisita di Bach al re Federico II di Prussia. Fu quest'ultimo asottoporre al compositore un bellissimo tema in do minore,forse opera abbozzata di precedenza dallo stesso JohannSebastian, e a improvvisarvi una fuga a tre voci. Sollecito'Bach a lavorarvi sopra e questi -racconta Massimo Rolando Zegnanelle note che accompagnano il cd, registrato dopo il concertotenuto il 15 marzo scorso presso l'Auditorium Parco dellaMusica a Roma- "ideo' la fuga a sei voci, trascrisse quella atre voci eseguita a Potsdam, e aggiunse altri undici pezzi:nove canoni di diversa ed enigmatica natura, una fuga e unaSonata in quattro movimenti". "Per eseguire L'Offerta-sottolinea Bahrami- ho voluto accanto a me le prime partidell'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia": CarloParazzoli e Alberto Mina (violini) Gabriele Geminiani e CarloOnori (violoncelli) Andrea Oliva (flauto). Il risultato e', appunto, un capolavoro che conferma quantosia necessario Bach in tempi come questi. "E' lui a indicarcila strada, che e' quella del contrappunto, del dialogo, dellaricchezza, della Bellezza", afferma Bahrami, che mai si sottraealle domande sulla politica. "Fino a quando una madrerischiera' di portare in salvo il proprio bambino, fin quandoun bambino rischiera' di morire di fame -continua- Bach sara'li' a ricordarci che le barriere vanno eliminate, i muriabbattuti"Al termine di questa interpretazione, che sara' presentata allaFeltrinelli di Via Appia a Roma il prossimo 2 novembre, ore18.00 e poi ancora nelle Feltrinelli di Firenze (il 4novembre), Milano (11) e Torino (il 13), Bahrami ci fa un dono,ancora uno: e' il Bonus track nel quale la parte del primoviolino viene sostituita dal flauto per ricordare unaprassi musicale tipica dell'epoca: con Bach, mentre ci sicommuove, si puo' anche giocare. (AGI)