(AGI) - Roma, 21 ott. - E' a rischio il Premio Oscarall'italo-argentino Luis Bacalov nel 1996 per la colonna sonoradel film "Il postino", l'ultimo lavoro dell'indimenticatoMassimo Troisi? Potrebbe essere cosi', in quanto il brano nonsarebbe del tutto inedito, mentre invece il regolamentodell'Academy di Hollywood in merito e' categorico: se un branodovesse risultare non inedito l'Oscar verrebbe revocato. Comeaccadde nel 1972 a Nino Rota, quando la splendida colonnasonora da lui composta per "Il Padrino" venne prescelta per ilmassimo riconoscimento cinematografico. Per comporre lestoriche sequenze musicali del film di Coppola, Nino Rota avevariutilizzato una marcetta da lui stesso scritta per unapellicola del 1958 diretta da Eduardo De Filippo, intitolata"Fortunella", con Giulietta Masina e Alberto Sordi. Insomma un'autoplagio'. La risposta dell'Academy Award in quel caso fusevera: e paradosso della storia di oggi e' che a mettere indiscussione l'Oscar a Bacalov potrebbe essere il prevedibilesuccesso dell'album "Cinema" di Andrea Bocelli che uscira'venerdi' 23 ottobre in 75 paesi del mondo, un omaggio allecolonne sonore piu' amate nella storia del grande schermo. Enella track list compare un brano incantevole, che e' statoanche oggetto di una vicenda giudiziaria lunga 17 anni, comeappunto "Mi mancherai", il motivo del film "Il postino". Quelbrano premio' si' Bacalov ma rese il compositore bersaglio diun'accusa di plagio risolta soltanto nel 2013 con una nuovaattribuzione dei crediti autorali. La colonna sonora de "Ilpostino" vinse l'Oscar nel 1996, ma esattamente 22 anni primaSergio Endrigo, il piu' delicato dei cantautori italiani, avevainciso un brano con una melodia molto simile a quellautilizzata per accompagnare le scene del film: la canzones'intitola "Nelle mie notti" ed era stata inserita nell'album"La voce dell'uomo", il primo che Endrigo aveva prodottoproprio dopo la separazione artistica dal suo storicoarrangiatore Luis Bacalov, quindi all'indomani di un sodaliziodurato oltre 11 anni che aveva fruttato dischi memorabili: da"Io che amo solo te" a "Teresa", da "Girotondo intorno almondo" a "Mani bucate". Il brano "Nelle mie notti" era statadepositata alla Siae con i nomi di Endrigo, Riccardo Del Turco- a sua volta compositore e cantante molto popolare negli anni'60, oltreche' cognato di Endrigo - e Paolo Margheri, unristoratore toscano con l'hobby per la musica. I tredenunciarono per plagio Bacalov. Segui' la solita trafilagiudiziaria, con due sentenze - una a favore di Bacalov, l'altra a sostegno dei tre querelanti - e un rinvio in appellodeciso dalla Cassazione. Nel 2013, otto anni dopo la scomparsadi Endrigo, Bacalov ha accettato di riconoscere laco-paternita' della musica, mettendo cosi' termine al rimpallotra aule giudiziarie. Sembro' una sorta di risarcimento postumoalla figura di Endrigo, con l'ammissione morale del contributodella sua opera dell'ingegno per il conseguimento dell'Oscar. Ora il colpo di scena: il brano del film "Il postino" contenutonell'album di Andrea Bocelli non porta la firma di Endrigo. Aquella di Bacalov si aggiungono infatti quelle di Del Turco eMargheri (piu' quella del paroliere Marco Marinangeli): quindil'accettazione e la condivisione che la colonna sonora premiatadall'Oscar e' nata da una costola del brano "Nelle mie notti",ma sorprendentemente senza piu' il nome di colui che lo incisee ne rivendico' tenacemente la paternita'. A svelare il mistero e' lo stesso Paolo Margheri,neo-autore riconosciuto da Bacalov, in un' intervistarilasciata a Michele Bovi in "Segreti Pop: La Musica Copiata",programma trasmesso da Rai1. Margheri racconta che lacomposizione di "Nelle mie notti", ovvero la melodia che hadato vita alla colonna sonora de "Il postino", nasce dalrapporto artistico tra lui e Stefano Pelanti, un musicista perdiletto che non pote' firmare il brano perche' non iscrittoalla Siae. Nella ricostruzione di Rai1 e' comparso anchePelanti, che ha confermato la versione di Margheri e rieseguitoil brano cosi' come sostiene di averlo consegnato a SergioEndrigo e a Del Turco, all'epoca produttore del disco per contodella RCA Italiana. Pure interpellati dall'autore del programmahanno preferito tacere invece Bacalov, Del Turco e ClaudiaEndrigo, figlia del cantautore scomparso: la vicenda e' statarisolta con un accordo - ha fatto sapere il loro avvocato - cheli vincola al piu' stretto riserbo. Ma quella riservatezza cheaveva protetto l'accordo tra Bacalov e i nuovi ufficialicoautori e' insidiata dalla diffusione internazionaledell'album di Bocelli. Con un precedente di tale rilevanza none' pertanto da escludere che il successo dell'album di Bocellifinisca per accendere una nuova polemica sulla regolarita'dell'Oscar alle melodie de "Il postino". La questione si faulteriormente complessa se si considera che l'editore dellemusiche de "Il postino" e' Sugar, cosi' come l'album di Bocellie' targato Sugar. E che Filippo Sugar e' da marzo 2015 ilsuccessore di Gino Paoli alla presidenza della Siae. .