(AGI) - Roma, 1 set. - "Adesso cambia tutto. Cambia perche' cisiamo dati un ruolo riconosciuto nella societa' (in unasocieta', attenzione, la nostra, quella italiana, dove non e'ancora consentito essere marito e marito). E poi, da questomomento il gioco e' diventato ufficiale, non siamo piu' unacoppia di fidanzati, siamo una famiglia". Cosi' GiovanniScialpi ha raccontato in esclusiva al settimanale "Chi", inedicola domani, le emozioni provate dopo essersi unito inmatrimonio con il compagno Roberto Blasi. La cerimonia, che ilsettimanale documenta con un servizio fotografico esclusivo, sie' svolta a New York e arriva alla vigilia della discussione alSenato della proposta di legge sulle Unioni Civili proposta dalgoverno Renzi. "Certo, noi un me'nage familiare ce l'avevamo gia'" - diceScialpi a 'Chi' - ma c'e' in piu' quella grandissimasoddisfazione di poter dire: "E' mio marito". E questa e' unaemozione che io non avevo mai provato prima nella vita. E'importante per una persona poterlo dire, con fierezza e conamore, e trovare cosi' il proprio posto nel mondo. E' unabattaglia che abbiamo combattuto e, ufficializzando la nostraunione (spero) abbiamo vinto: abbiamo superato i pregiudizidelle famiglie, ci siamo esposti dal punto di vista mediatico.Facendolo non hai la certezza che la gente possa capire, magariti dicono: "Lo state facendo apposta, lo state facendo per farenotizia". E noi, dalla nostra abbiamo solo una cosa: laverita'". "Il nostro matrimonio e' importante anche per ragioni oltreche emotive, anche molto pratiche", fa eco a Scialpi RobertoBlasi. "Perche' abbiamo intenzione di trasferirci qui inAmerica per aprire un'attivita' alberghiera. Io in Italia hoavuto un hotel per dodici anni. Ora vogliamo aprire a LosAngeles un piccolo Hotel. E qui essere sposati ha valenzapiena, ci sono tante di quelle tutele che in Italia purtroppomancano".(AGI).