(AGI) - Roma, 8 lug.- Un kg di polvere di latte "vale" 15mozzarelle. E' l'allarme lanciato da Coldiretti Rovigo allamanifestazione di Roma dell'organizazione contro i formaggisenza latte. "Questa - spiega il presidente di Coldiretti Rovigo, MauroGiuriolo, e' una battaglia di civilta' per la difesa dellaqualita' del cibo che tutti mangiamo, nella fattispecie dellatte e derivati, contro le speculazioni di una certa industrialattiero casearia che vorrebbe poter usare liberamente polveredi latte per produrre formaggi e yogurt appunto "senza latte",abbassando la qualita', omologando i sapori, prestando ilfianco al rischio di frodi e perdendo quella distintivita' chesolo il latte fresco con le sue proprieta' organolettiche enutrizionali assicura ai formaggi, yogurt e latticini Made inItaly". "Siamo di fronte - aggiunge Giuriolo - all'ultimo diktatsull'agroalimentare di un'Europa pronta ad assecondare le lobbyche vogliono costringerci ad abbassare gli standard qualitatividei nostri prodotti, difesi da generazioni di produttori". "Facciamo conto - chiarisce il presidente Giuriolo - checon un chilo di polvere di latte, che costa sul mercatointernazionale 2 euro e' possibile produrre 10 litri di latte,15 mozzarelle o 64 vasetti di yogurt e tutto con lo stessoidentico sapore, perche' viene a mancare quella distintivita'che solo il latte fresco dei diversi territori puo' dare". Per un chilo di mozzarella ci vogliono 5 litri di lattealla stalla (costo: euro 1,75), ma se fosse abrogata lanormativa italiana, potrebbero bastare 500 grammi di latte inpolvere (costo: un euro); per un chilo di yogurt ci vogliono1,2 litri di latte (costo euro 0,42), ma anche solo 120 grammidi latte in polvere (costo euro 0,24). "La polvere di latte - spiega il presidente Giuriolo - e'un prodotto "morto", privo di proprieta' organolettiche, chepuo' arrivare da qualsiasi parte del mondo dove i maggioriproduttori sono Nuova Zelanda e Stati Uniti, mentre in Europa ileader sono Francia e Germania. Fra l'altro - prosegue - leimportazioni di latte e crema in polvere sono aumentate del 16per cento nel primo trimestre 2015 rispetto allo scorso anno enon e' un caso che i 2/3 provengano proprio da Francia eGermania, l'asse che detta la linea politica dell'Unioneeuropea". "Il processo di disidratazione - spiega ancora Giuriolo -consente di concentrare i costituenti del latte rendendoliconservabili a temperatura ambiente per oltre un anno e latecnologia di produzione prevede che il latte, dopo esserestato corretto del suo contenuto di grassi, venga trattatotermicamente con una perdita di valore biologico delle proteinedel latte che puo' essere anche rilevante". "L'Italia grazie alla tutela della legge nazionale -conclude Giuriolo - ha conquistato un primato internazionalenella qualita' e nella varieta' della produzione di formaggicon ben 487 diversi tipi censiti a livello nazionale, 33 soloin Veneto, che il comportamento delle lobby industriali rischiaora di far crollare. E sono quegli stessi industriali chepagano il latte italiano al di sotto del costo diproduzione".(AGI)Bru