(AGI) - Roma, 2 mag. - L'assessore all'Agricoltura dellaLombardia, Gianni Fava, nei prossimi giorni incontrera' gliagricoltori dell'area viadanese per illustrare le prime misuredel Psr 2014-2020 e per affrontare la crisi della cooperativaagricola di Bellaguarda. "Quotidianamente ricevo sollecitazioni da parte diagricoltori e produttori di melone del Viadanese - dichiaraFava - perche' la mancata riapertura della tradizionalestagione di raccolta presso l'Opo di Bellaguarda ha creatosconcerto e desta qualche preoccupazione". Che la cooperativa agricola di Bellaguarda negli ultimianni avesse attraversato uno stato di crisi era noto a tutti,ma, afferma l'assessore lombardo, "francamente stupisce ilfatto che si sia deciso di non riaprire i battenti, senza averdato ai produttori del Viadanese nessuna possibilita'alternativa". Una situazione che per il melone viadanese comprometterebbeil futuro stesso di un prodotto con una storia radicata."Questo rischia di essere il secondo colpo mortale dopo chequalcuno, incautamente, ha tentato di annacquarne l'identita'nel piu' generico ambito del consorzio del melone mantovano,denominazione che, tengo a ricordare, non ha alcun elemento distoricita' a suo carico, mentre al contrario la produzione delmelone viadanese e' ultrasecolare". Il 24 maggio, peraltro, proprio a Mantova, e' statoorganizzato col sostegno di Regione Lombardia un convegno sulleprospettive del melone. "Non vorrei - scongiura Fava - chel'evento si trasformasse nell'occasione per celebrare la finedi un prodotto che ha fortemente caratterizzato il compartoortofrutticolo di questa parte di territorio lombardo". Dal territorio in molto hanno chiesto all'assessoreall'Agricoltura della Lombardia di organizzare un incontro coiproduttori per verificare se esistano le condizioni di rilanciodella struttura. "Vorrei tranquillizzare tutti - dice Fava -confermando la mia disponibilita' a incontrare i produttori perspiegare loro il Psr che nei prossimi giorni comincera' arendere disponibili le risorse, anche per nuove forme dicooperazione del mondo agricolo". "Auspico pertanto - prosegue Fava - che ci sia la volonta'e l'imprenditorialita', da parte di soggetti che storicamentehanno composto la filiera locale, di dare vita a soluzioni cherendano possibile la continuazione dell'esperienza esistente oun nuovo strumento operativo che possa scongiurare la morte delmelone viadanese".(AGI)