(AGI) - Padova, 10 apr. - Contrariamente a quanto moltipensano, la marijuana non migliora affatto le prestazionisessuale. Gli adolescenti che ne fanno uso, infatti, possonosoffrire di alterazioni della sessualita'. Questi, in estremasintesi, i risultati di uno studio condotto nell'ambito di unprogetto di prevenzione andrologica promosso dall'Universita'di Padova e dalla Fondazione Foresta Onlus. I risultati sonostati presentati oggi a Padova in una conferenza stampa. Lostudio e' stato svolto su 893 studenti delle scuole mediesuperiori di Padova e provincia. Dai risultati e' emerso che il48 per cento degli intervistati dichiara di aver avutoesperienze con la marijuana con frequenza sporadica il 40 percento, almeno una volta al mese il 20 per cento, almeno unavolta a settimana il 25 per cento, e una volta al giorno il 12per cento. L'identikit dei giovani che consumano marijuanaalmeno settimanalmente e' caratterizzato da giovani che nel 100per cento dei casi sono medi e forti fumatori di sigarette,medi a forti consumatori di alcolici. Dal punto di vistaandrologico questo gruppo di soggetti, presenta alterazionidella sessualita', caratterizzate soprattutto da disfunzioneerettile (5,7 per cento contro 1,8 per cento dei nonconsumatori), eiaculazione ritardata, 4 per cento contro lo 0,6per cento dei non consumatori. Le caratteristiche seminologichedei consumatori di marijuana suggeriscono invece unasignificativa riduzione del numero degli spermatozoi e dellaloro motilita' e morfologia. I risultati di questo studiodimostrano come la marijuana, ma probabilmente lo stile di vitadei consumatori abituali di marijuana (alcool, fumo ecc)disegna un identikit di un giovane che gia' a diciotto annidetermina delle alterazioni del sistema endocrino, riproduttivoe sessuale. (AGI).