(AGI) - Roma, 11 feb. - E' legittimo l'uso del marchio 'CiaoRino' da parte dell'omonima tribute band dedicata al cantanteRino Gaetano. Lo ha deciso la prima sezione civile dellaCassazione, rigettando il ricorso presentato dalla sorelladell'artista, morto a Roma nel 1981. La signora Anna Gaetano,nel 2004, aveva citato in giudizio il leader della tributeband, Alessandro D'Orazi, chiedendo che venisse accertatal'usurpazione da parte di questo del marchio 'Ciao Rino',nonche', in ragione della sua qualita' di erede del fratello,il proprio "diritto morale" di opporsi "a qualsiasideformazione, mutilazione o altra modificazione delle operemusicali scritte e composte da Rino Gaetano, che potesse esseredi pregiudizio al di lui onore ed alla reputazione sia sotto ilprofilo della mutilazione dei testi che di utilizzo di elementiscenografici lesivi dell'immagine del fratello". Anna Gaetano,dunque, chiedeva 20mila euro di risarcimento per danni morali,nonche' 25mila euro per risarcire la violazione del marchio. Lasignora Gaetano, in passato, ha gestito l'attivita' della band,anche con funzione di manager, ma poi i rapporti tra lei eD'Orazi si erano incrinati; era stata proprio Anna Gaetano, nel2001, a depositare domanda di registrazione del marchio 'CiaoRino'. I giudici del merito (tribunale e corte d'appello diRoma) avevano rigettato i ricorsi della sorella dell'artistacontro il leader della tribute band, ritenendo sussistente il"preuso" del marchio da parte del gruppo musicale. La SupremaCorte, con una sentenza depositata oggi, ha condiviso leconclusioni della corte d'appello di Roma: "Risulta daglistessi atti della ricorrente - si legge nella sentenza - che laGaetano aveva autorizzato il D'Orazi ad utilizzare per ilcomplesso musicale" l'espressione 'Ciao Rino', cosa che escluse"l'utilizzazione abusiva". Secondo i giudici di piazza Cavour,"e' pacifico che la ricorrente e' titolare del marchioregistrato 'Ciao Rino' per cui in relazione a cio' del tuttocorrettamente i giudici di merito hanno accertato l'esistenzadel preuso di detta espressione da parte del gruppo musicaledel D'Orazi riconoscendogli cosi' il diritto di continuarnel'utilizzazione in ambito locale" ai sensi delle normecontenute nel Codice di proprieta' industriale, che prevedonoche "il terzo che abbia fatto uso del marchio anteriormentealla sua registrazione da parte del titolare possa continuare afarne uso nei limiti della diffusione locale". (AGI) .