(AGI) - Roma, 9 feb. - Una vera crociata gastronomica. Alanciarla, dal suo sito ufficiale e' il Comune di Amatrice, lacittadina che vanta la paternita' di uno dei piatti italianipiu' rinomati: l'amatriciana appunto. A far indignare tanto l'amministrazione comunale e tutti isuoi cittadini e' stato l'ingrediente segreto aggiunto dalcelebre chef Carlo Cracco a uno dei "primi" piatti piu' famosial mondo. Secondo Cracco, nella ricetta andrebbe aggiunto unospicchio d'aglio in camicia, come ha rivelato durante latrasmissione "C'e' posta per te". Una vera e propria eresia per coloro che l'amatricianal'hanno inventata e che in una nota, come si legge sul sito delComune, precisano "Gli unici veri ingredienti che compongono lavera amatriciana sono guanciale, pecorino, vino bianco,pomodoro San Marzano, pepe e peperoncino". E poi aggiungono"Siamo sicuri che da parte dello chef sia stato un lapsus vistola sua storia personale e la sua capacita' di stare al gioco,pubblicizzando una nota marca di patatine. Ribadendo che siamocerti della buona fede del noto chef, siamo convinti che lostesso abbia comunque piena liberta' di inserire l'aglio incamicia nel sugo da lui preparato, e siamo ancora piu' convintiche tale sugo potra' essere buono, ma non lo si puo' chiamareamatriciana".L'aglio nella Amatriciana come il dado nella caponata. Gliitaliani tengono molto alla loro cultura gastronomica e ognivariazione alle ricette tradizionali scatena vere e propriefaide interne al popolo dei buongustai. Non molto tempo fa, il Web si e' scagliato contro la Star.Il colosso dell'industria alimentare, che in uno spottelevisivo mostrava una presunta casalinga palermitanaimpegnata nella preparazione di una tradizionale caponatasiciliana. Un piatto al quale alla fine viene aggiunto il dado, perche "senza dado non c'e' caponata. E qui il popolosiciliano del web e' passato al contrattacco fondando il gruppodi Facebook "La caponata siciliana non va profanata",scatenandosi in commenti feroci.(AGI) .