(AGI) - Milano, 22 dic. - Gucci si dissocia "nel modo piu'assoluto dai contenuti e dalla forma" del servizio di Reportmandato in onda il 21 dicembre. In una nota, il gruppo affermache "Gabanelli non ha mai posto a Gucci alcuna domandapertinente su quanto da cinque mesi stava girando: telecamerenascoste o utilizzate in maniera inappropriata, solo in aziendeselezionate ad arte da Report (3 laboratori su 576), non sonotestimonianza della realta' Gucci". La societa' del gruppo Kering "depreca la rappresentazioneche Report ha voluto dare di un'azienda che, contrariamente daquanto rappresentato, da anni sta operando per mantenere laproduzione in Italia e percorrera' tutte le strade per tutelarei propri diritti, la propria immagine e il proprio marchio,nonche' il lavoro di oltre 45miola persone in Italia tradipendenti diretti e filiera produttiva". Per Gucci il servizioha accusato il gruppo "di consigliare l'utilizzo di 'forzalavoro cinese a basso costo'. Tutto cio' e' falso e destituitodi ogni fondamento e fortemente diffamatorio". "Accordarsi ainsaputa di Gucci con laboratori che utilizzano manodoperacinese a basso costo e non in regola - sabotando i sistemi dicontrollo in essere - e' una truffa dalla quale Gucci sidissocia e che perseguira' in tutte le sedi", aggiunge la notasecondo la quale Gucci produce il 100% della pelletteria inItalia dando lavoro a oltre 7mila addetti tra fornitori diprimo livello (1.981) e fornitori di secondo livello. Di questiaddetti, circa il 90% sono di nazionalita' italiana, mentretutte le 576 aziende sono italiane. Tutti i fornitori di primoe di secondo livello vengono regolarmente controllati (circa1.300 verifiche l'anno, anche notturne) sul rispetto delleregole e il corretto trattamento delle persone. (AGI).