(AGI) - Roma, 10 nov. - Ecco cosa Cesare Cremonini dice dellecanzoni contenute nel nuovo album, 'Logico'LOGICO #1"Logico" e' una parola che ha sempre rappresentato molto per me.Mia madre mi racconta che e' una delle prime che ho balbettatoquando ero piccolo, e a dire il vero credo di averla sentitapronunciare per la prima volta da mio padre medico durante levisite alle quali ogni tanto mi era permesso assistere. L'ho scritta al pianoforte ma poco dopo avevo gia'registrato un provino, praticamente identico alla versionefinale che si puo' sentire ora: stessi suoni e stesse parole. E' la riflessione di un uomo che si apre alla disperataricerca di un complice in questa vita sempre piu' complessa,disordinata e incomprensibile. Una vita che assomiglia piu' auna condanna, se non la si vuole affrontare in solitudine. Mail testo insiste sull'importanza della scoperta di un "propriosimile", qualcuno con cui specchiarsi nel bene e nel male,piuttosto che sull'utopia ormai irreale della scoperta di unavera e propria "anima gemella". La perfezione puo' esistere sesiamo noi gli imperfetti?La felicita' oggi e' pura sopravvivenza.GREY GOOSE"Ti giuro non sono ubriaco, se guido non bevo, domani lavoro?". Quante promesse siamo capaci di fare a una donna dopo unbicchiere di vodka!Sono innamorato di questa canzone perche' ha un sound nuovo perme, ed e' il frutto di una ricerca ossessiva sia sul testo chesulla musica con l'intento di farmi burla del concetto di"canzone d'amore". E' la mia "50 Special" dell'eta' adulta.Cercavo un linguaggio vero, comprensibile, attuale, ma non perquesto rinunciando a strappare un sorriso sia negli ascoltatoriche nelle ascoltatrici che la sentiranno. A volte una bugia detta con stile puo' essere preferita auna noiosa verita'!IO E ANNAMusica minimale ma testo ricco di sfumature per una canzone cheparla in soggettiva di un uomo al confine tra la fine el'inizio di una lunga storia d'amore con una lei di nome Anna. Conoscersi da troppo giovani, vivere e crescere per unavita intera insieme e poi trovarsi di fronte alla grandescelta: cosa fare di noi?Difficile abbandonare qualcuno che e' nato con te e che ora tichiede di scoprire cosa si e' perso della sua vita e del mondointorno. Ma ancora piu' difficile continuare a vivere chiusi nelrifugio opprimente della coppia. "Io e Anna" semplicemente mette il microfono in faccia achi si trova di fronte a questo bivio.JOHN WAYNERealt e fiction. Ho avuto la fortuna di lavorare con unregista di grande esperienza come Pupi Avati che mi hainsegnato quanto sia importante essere realisti mentre siimmagina. Questa canzone l'ho pensata durante le riprese del film "Ilcuore grande delle ragazze", quando ho avuto la possibilita' diosservare da molto vicino lo strano rapporto che lega i registicon gli attori. Il testo e' lo sfogo disperato di un uomo chetenta di convincere anche s? stesso delle proprie straordinariedoti. E' la supplica rivolta a un regista perche' gli vengaassegnata una parte, una qualunque parte di un qualunque film.Ovviamente e' soltanto il frutto della mia fantasia, ma credoesista una tipologia precisa di essere umano, un vero e propriostereotipo molto diffuso al giorno d'oggi, pronto a qualsiasicosa pur di farsi notare. Dimenticando completamente quale siail proprio ruolo nel mondo reale.FARE E DIFAREHo sempre amato le canzoni "da finestrino", sono le perfettecompagne di viaggio, ma questo e' un brano da?"Cabriolet!". E' una richiesta cantata di spazio e di tempo, alla ricercadella solitudine, del silenzio, della pace, da parte di un uomotroppo solitario per vivere a proprio agio nel traffico disentimenti ed emozioni che invade le strade della sua vita. E'una canzone da ascoltare su una lunga autostrada che portalontano, il cui orizzonte non puo' essere un altro se non quellodi una localita' di mare che si avvicina. Dietro di noi persinol'amore, che "non deve chiederci scusa", ma che ormai "non hanulla da dirci quando il vino e' finito". E' la colonna sonoradi una grande fuga da tutto. A volte solo una canzone e i suoi accordi possono realmentechiudere in uno spazio cosi' piccolo un desiderio cosi' grande!VENT'ANNI PER SEMPREChe meraviglia poter guardare il mondo lontano dalla confusionedei vent'anni! Ma che disperazione doverlo scoprire in primapersona!I miei "vent'anni" restano la' a guardarmi mentre io miallontano inesorabilmente da loro, sfiorando i trenta per poisuperarli senza mai avere avuto il tempo di voltarmi indietrofino a quando, fermo al semaforo di un sabato sera qualunquenon si accostano due ragazzini tanto piu' giovani di me da fareinvidia. E li vedo proprio cosi': colorati, spensierati come loero anche io, ma ingenui al punto da riuscire a confondermi. Non capiro' mai davvero quale sia stato il mio momentomigliore. Se allora o adesso. O se ancora deve arrivare...SE C'ERA UNA VOLTA L'AMORE (HO DOVUTO AMMAZZARLO)Canzone che parla della separazione dei genitori. E anche diuna generazione, la mia, che sara' responsabile di una societa'colma di figli con padre e madre divorziati. A cantare aproprio uno di loro. Un figlio senza famiglia. E' una canzone molto personale, molto intima, in cui miscopro molto. Ma credo nelle canzoni in cui ci si libera diqualcosa. Eccone un esempio.QUANDO SARO' MILIONARIOSembrera' strano ma parla di mio padre. E' lui che si definiscenelle lunghe telefonate che facciamo di notte un "barbonericco". La parola "milionario" ovviamente non si riferisceall'idea materiale di una vita agiata, ma piuttosto all'esserericchi di conoscenza. Mio padre e' un grande studioso. Un verocampione mondiale di proverbi e citazioni. Ha passato tutta lavita a studiare medicina, la sua professione, e mi ha trasmessoin modo molto forte l'arte dell'imparare. Ogni album che hofatto ha avuto la sua canzone ispirata da questa figurastraordinaria che mi ha accompagnato fin dalla nascita in mododistante ma coerente. La sua citazione migliore? "Un verocomandante deve saper obbedire". Gia' mi manca.CUORE DI CANEE' l'unica vera canzone d'amore del disco. La canta un amantedi una donna sposata. Avere un "cuore di cane" vuol dire essereperfetti e sbagliati insieme. Ribelli e affettuosi. Bisognosidi cure ma solitari. E' una canzone molto dolce in cui per laprima volta ho cercato di restare totalmente cinematograficonell'arrangiamento senza rinunciare alla semplicita' del testoche e' chiaro, diretto, deve parlarti all'orecchio come si parlaal telefono di notte con chi non si puo' possedere. "Stareinsieme" e' la parola chiave ma la serratura e' nascosta. Unirevite diverse e' l'impresa pii' ardua che ho trovato in questavita. A volte si cerca coraggio, quando manca, nell'idea chesara' il destino a portarci tra le braccia chi amiamo. COS'HAI NELLA TESTA?La vita non e' fatta per essere compresa del tutto. Per esseresempre spiegata. Prima o poi, che tu lo voglia o no, saraicostretto ad abbandonare la ragione e prendere il volo versostelle infermi, galassie di scelte difficili che ti chiedono inginocchio di improvvisare. L'improvvisazione e' tutto per me.Necessita' di esperienza, di tecnica, di esempi e di talento. Maviene il giorno in cui ci si deve buttare per scoprire davveroquanto valiamo. "Cos'hai nella testa?" parla a me stesso e achiunque abbia ascoltato questo album. E' una domanda e non unrimprovero. La logica lascia spazio al bisogno di disordine,nuovamente, per tornare creativi. Per non assomigliare sempre esolo a noi stessi. .