(AGI) - Roma, 22 ott. - Nel 2013 in Europa le notifiche dicontaminazioni negli alimenti a base di carne di pollo sonoaumentate del 40%; i casi riguardano soprattutto carniimportate, in particolar modo da Argentina e Brasile, mentretra i Paesi comunitari la 'maglia nera' spetta ai prodottiprovenienti dalla Polonia. L'incremento delle segnalazioni e'dovuto essenzialmente al costante miglioramento delle attivita'istituzionali di controllo in tutta la UE; in questo contestol'Italia, grazie agli elevati standard qualitativi delleoperazioni ispettive, si conferma ai massimi livelli diaffidabilita' sia su scala continentale che globale. Se ne e'parlato questa mattina a Cremona nel corso del convegno sullasicurezza alimentare dei derivati della carne suina e avicolaorganizzato da Cremonafiere in collaborazione con AITA(Associazione Italiana Tecnologia Alimentare) in seno alla69esima edizione della Fiera Internazionale del Bovino daLatte. Silvia Gallina, responsabile del laboratorio per latipizzazione della salmonella per l'Istituto ZooprofilatticoSperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, hasnocciolato i numeri aggiornati sui controlli di filiera.L'ultimo Piano Nazionale Alimentazione Animale a cura delMinistero della Salute ha registrato 17 casi di positivita'alla salmonella su un totale di 1.563 esami effettuati, pariall'1,8% del campione di mangimi e additivi analizzatinell'ambito dei controlli in allevamento. "Una quota marginale,che attesta l'accurato lavoro svolto dagli operatoriprofessionali - ha commentato Gallina -; tuttavia l'interafiliera, a partire dagli allevatori, desidera che la qualita'diventi un elemento costante sino al consumatore finale perconsentire una scelta informata e consapevole". Quanto ai datidel Piano Nazionale Residui, i casi di non conformita'verificati su suini e volatili sono prossimi allo zero(precisamente 0,12%), mentre le percentuali si fanno piu'consistenti spostando il focus sui prodotti a base di carne chefiniscono direttamente nelle case dei consumatori: "Il PianoRegionale Alimenti del Piemonte del 2013 ha annotato 26situazioni di positivita' su 438 campioni - ha evidenziatoGallina ¬¬-: nel 5% dei casi, in sostanza, si sono rilevatetracce di salmonella o listeria. In questa precisa fattispecie,naturalmente, incide in misura decisiva il comportamento delconsumatore: l'ultimo anello della catena, ovvero quello tra ilsupermercato e la tavola, va gestito con consapevolezza edestrema attenzione". Insomma: da un lato la progressivadilatazione della filiera dovuta alle dinamiche dellaglobalizzazione viene monitorata con successo dai controllisempre piu' frequenti e stringenti da parte dell'autorita';dall'altro l'ultimo (e piu' breve) segmento del processo vieneancora vissuto in maniera troppo disinvolta dal consumatore. A proposito di allerte igienico-sanitarie e' intervenuto ildocente del Dipartimento di Scienze Medico-Veterinariedell'Universita' di Parma Stefano Bentley che si e' concentratosul lack of communication in tema di sicurezza alimentare: "InEuropa le notifiche di contaminazione sono cresciute del 40% inun anno, con numeri che per la salmonella sono addiritturatriplicati. Ne avete forse sentito parlare? Di certo l'enfasimediatica sul food safety e' svaporata: ormai si parlapochissimo delle problematiche agroalimentari. E' certamente unbene non rinfocolare inutili isterismi, ma ultimamente michiedo sempre piu' spesso se ci troviamo di fronte ad unpericoloso calo di attenzione. D'altro canto l'ultima vicendache ha conquistato le prime pagine dei giornali e' stata loscandalo della carne equina negli hamburger: non unacontaminazione, ma, piuttosto, un episodio di frodealimentare".(AGI) Bru