(AGI) - Pordenone, 7 ott. - Mussolini attore per Hollywood. LeGiornate del Cinema Muto di Pordenone non si smentiscono e dalloro cilindro o meglio dai loro archivi tirano fuori il primo"approccio" di Benito Mussolini con il cinema. L'altro annoavevano scovato un inedito Orson Welles. Ora si tratta di unfilm che Samuel Goldwyn nel 1923 volle realizzare per la suanuova societa' in Italia. Il soggetto prescelto - si legge inuna nota - era un adattamento del romanzo di Hall Caine, 'TheEternal City' (La citta' eterna), che aveva gia' avuto unadattamento teatrale e altre versioni cinematografiche. Lasceneggiatrice Ouida Bergere, moglie del regista GeorgeFitzmaurice, decise di trasportare la storia al tempo presente.Il fascismo si era appena insediato e gli americani guardavanocon interesse, se non con simpatia, alla figura di un giovaneleader (Mussolini aveva 39 anni) che si poneva come argine alpericolo comunista. 'The Eternal City' era considerato un filmperduto, ma il Museum of Modern Art di New York ha i due rullifinali che sono stati visionati quest'estate da una studiosaitaliana, Giuliana Muscio, che ne ha parlato agli organizzatoridelle Giornate. Il trasferimento su digitale e' stato possibilegrazie al Rotary Club di Pordenone, e cio' che resta del filmsara' proiettato oggi per la prima volta in Italia alleGiornate del Cinema Muto. L'interesse storico del materiale stanel fatto che le didascalie sono decisamente filo-regime(Mussolini viene esplicitamente indicato come "uomo dellaProvvidenza") e piu' ancora nel fatto che il leader delfascismo e' un personaggio della storia, il deus ex machina chene permette il lieto fine. Nella scena in cui appare, si vedechiaramente un Mussolini compiaciuto e tutto compreso del ruoloche sta recitando: siamo nell'estate del 1923, a un anno dallaMarcia su Roma, per questo documento testimonia l'inizio dellungo amore del duce per il cinema, di cui intui' subito lapotenza propagandistica. (AGI) .