AGI - OnePlus torna a giocare d’attacco e lo fa con una mossa classica del tech contemporaneo: non più (solo) un telefono “forte”, ma un piccolo ecosistema pensato per coprire le esigenze quotidiane – lavoro, intrattenimento, fitness – restando su una fascia di prezzo competitiva. La nuova tripletta presentata oggi mette insieme OnePlus 15R, OnePlus Pad Go 2 e OnePlus Watch Lite, con l’idea chiara di offrire un’esperienza coerente tra dispositivi, fatta di software rapido, autonomia generosa e schermi di qualità.
A incorniciare l’operazione è la filosofia “Never Settle”, ribadita dalla Chief Marketing Officer di OnePlus Europe, Celina Shi: “Unendo hardware leader di settore a un’esperienza software raffinata e intuitiva, offriamo… dispositivi ad alto valore”. Tradotto: si prova a riconquistare attenzione puntando su prestazioni e integrazione, non solo su un singolo “colpo” di marketing.
OnePlus 15R: potenza da flagship “furbo” e batteria XXL
Il perno dell’ecosistema resta lo smartphone. OnePlus 15R viene descritto come “flagship dal miglior rapporto qualità-prezzo” e debutta (a livello globale) con la piattaforma Qualcomm Snapdragon 8 Gen 5, affiancata da RAM LPDDR5X Ultra e memoria UFS 4.1.
Il messaggio è chiaro: prestazioni alte, ma senza far esplodere il listino.
Sul fronte autonomia, OnePlus spinge forte: batteria da 7.400 mAh e ricarica rapida 80W SUPERVOOC, con una promessa di durata nel tempo (almeno l’80% di capacità dopo quattro anni).
E poi c’è lo schermo: AMOLED LTPS 1.5K da 6,83", refresh rate a 165Hz e un touch sampling rate dichiarato di 3200Hz – numeri che parlano soprattutto a chi gioca e a chi vuole fluidità “da top”.
OnePlus Pad Go 2: “il secondo schermo” naturale
Se lo smartphone è il centro, il tablet è il compagno di produttività e intrattenimento. Pad Go 2 punta su un display da 12,1" in formato 7:5 (pensato anche per lettura e scrittura), con Dolby Vision, e su un chip MediaTek Dimensity 7300-Ultra.
L’idea “ecosistema” passa soprattutto dal software: strumenti AI (AI Writer, AI Recorder, AI Summary) e Open Canvas per il multitasking fino a tre finestre, per avvicinare l’esperienza a quella di un piccolo computer “leggero”.
Interessante anche la promessa pratica: batteria da 10.050 mAh, fino a 15 ore di video e perfino ricarica inversa via cavo per dare energia allo smartphone in emergenza. E, nella variante Shadow Black, arriva anche SIM/5G (con chiamate e messaggi), un’opzione che rende il tablet meno “da divano” e più “da mobilità”.
Lo smartwatch per allargare la base (anche iOS)
Il terzo tassello è quello che spesso completa l’effetto ecosistema: lo smartwatch. Watch Lite mira a portare “l’esperienza completa” a un prezzo più accessibile, con un pacchetto salute/benessere (panoramica in 60 secondi, stress ed energia) e oltre 100 modalità sportive. Sul piano pratico, OnePlus insiste su due elementi: GPS dual-band e autonomia fino a 10 giorni, con ricarica rapida (10 minuti per circa 24 ore).
C’è anche un dettaglio che dice molto della strategia: l’associazione simultanea con due telefoni, anche Android+iOS. È un modo per entrare in più tasche, non solo in quelle già “OnePlus”.
Prezzi, tempistiche e la scommessa “value”
La logica, in filigrana, è quella del “valore su più dispositivi”: 15R parte da 729 euro (12/256) e arriva a 829 euro (12/512). Pad Go 2 viene proposto a 349 euro (8/128 Wi-Fi) o 449 euro (8/256 5G), mentre Watch Lite è annunciato a 179 euro.
In sostanza, OnePlus prova a tornare “centrale” non solo con un telefono potente, ma con un trio che copre le tre abitudini tech più diffuse: smartphone sempre in mano, tablet come schermo grande per studiare/vedere contenuti/lavorare, smartwatch come estensione per salute e notifiche. Se l’ecosistema è la nuova partita, OnePlus ha appena messo le pedine sulla scacchiera.