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AGI - Anche Bluesky cede alla 'spunta blu'. La piattaforma social, salita alla ribalta delle cronache dopo la fuga di molti utenti da X di Elon Musk, sta introducendo i simboli di verifica per “account autentici e di rilievo”. Al momento, il social network decentralizzato afferma che verificherà proattivamente questi account, assegnando loro un segno di spunta in un cerchio blu accanto al nome del profilo. Bluesky sta inoltre conferendo ad alcune organizzazioni lo status di “Trusted Verifier” (verificatori fidati), consentendo così a realtà come The New York Times di verificare gli utenti affiliati. Il team di moderazione di Bluesky, scrive Tech Crunch, revisionerà poi ogni verifica “per garantire l'autenticità”.
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Questa novità si basa sul sistema di autoverifica già esistente su Bluesky, che permette agli utenti di usare un dominio come nome utente, ad esempio “@benstiller.redhour.com”. Tuttavia, il nuovo sistema dovrebbe semplificare la verifica per giornalisti indipendenti e creator, che in molti casi non hanno accesso a un dominio personale. Allo stesso tempo, questa misura mira a contrastare il crescente problema degli account 'fake', in particolare dopo il forte incremento di utenti registrato alla fine dello scorso anno.
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Attualmente, Bluesky non consente ancora agli utenti di fare richiesta per ottenere la spunta blu o diventare un verificatore riconosciuto, ma la piattaforma ha dichiarato che inizierà ad accettare richieste “non appena la funzione sarà stabile, sulla base dei feedback ricevuti”. È possibile verificare quale organizzazione ha autenticato un utente cliccando sulla spunta blu presente nel profilo. Infine, gli utenti possono scegliere di nascondere la verifica.
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