Roma - Per la prima volta ci sara' un algoritmo specifico ad aiutare il medico nella definizione della terapia piu' accurata per il proprio paziente. A mettere a punto l'algoritmo destinato al trattamento dell'osteoporosi, e' l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), in collaborazione con la Societa' Italiana di Reumatologia (SIR) e la Societa' Italiana dell'Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS). "Le valutazioni del rischio di osteoporosi e dell'opportunita' di un trattamento farmacologico sono complesse e importanti quanto la scelta del trattamento piu' efficace e appropriato - afferma il Presidente AIFA, Mario Melazzini - Il rapporto OsMed ha segnalato infatti che molti pazienti ad alto rischio di frattura non sono trattati o lo sono in modo inappropriato; inoltre l'aderenza del paziente e' spesso insufficiente. L'obiettivo dell'algoritmo e' suggerire, alla luce delle evidenze scientifiche ad oggi disponibili, l'impiego clinico appropriato dei farmaci per il trattamento dell'osteoporosi allo scopo di massimizzare il beneficio clinico per i pazienti".
L'algoritmo consente una rapida valutazione del rischio di frattura del paziente, l'identificazione dell'opportunita' o meno di un trattamento farmacologico, del farmaco piu' indicato e delle competenze prescrittive (medico di medicina generale o specialista), secondo i criteri della Nota 79 dell'AIFA. Include link per approfondimenti diagnostici o per la corretta interpretazione dei risultati degli esami clinici, secondo le piu' recenti linee guida nazionali e internazionali delle maggiori Societa' Scientifiche competenti. L'osteoporosi e' una malattia di rilevanza sociale, la cui incidenza aumenta con l'eta' sino a interessare la maggior parte della popolazione oltre l'ottava decade di vita. Si stima che in Italia ne siano affetti oggi almeno 3 milioni di donne e quasi 1 milione di uomini. Nella popolazione italiana con oltre 50 anni d'eta' il numero di fratture di femore in un anno supera le 90.000 e sarebbero piu' di 500.000 i pazienti con frattura di femore. Fratture vertebrali sono state riscontrate in oltre il 20 per cento dei soggetti con oltre 65 anni d'eta' di entrambi i sessi. Il costo per anno per le sole fratture di femore e' stimato in oltre 1 miliardo di euro; il costo complessivo della gestione delle fratture, compresi i costi per la conseguente disabilita' nel lungo termine, era stimato di oltre 7 miliardi nel 2010. (AGI)