Torino - Sono stati prelevati i reni da un donatore di 83 anni deceduto nel Torinese, e poi trapiantati nei giorni scorsi a due pazienti di 78 anni. E' la prima volta che vengono eseguiti trapianti di rene con fra donatore e riceventi in eta' cosi' avanzata. Gli interventi sono stati eseguiti con successo all'ospedale Molinette della Citta' della salute di Torino ad un paziente affetto da uropatia ostruttiva e in dialisi dal 2016, mentre all'ospedale Maggiore di Novara l'intervento e' stato eseguito su un paziente affetto da una forma di glomerulonefrite e in dialisi dal 2011. Il trapianto in pazienti anziani da donatori simili per eta', "old for old", e' uno dei fiori all'occhiello del Centro Trapianti renali 'A. Vercellone' delle Molinette. Nei prossimi giorni sara' pubblicata sulla principale rivista mondiale di Nefrologia, il Clinical Journal of the American Society of Nephrology, uno studio effettuato dal gruppo dei nefrologi delle Molinette, diretto dal professor Luigi Biancone sui risultati a distanza di anni dei trapianti di rene effettuati "old for old" da donatori di diverse fasce di eta' sopra i 50 anni, analizzando 647 trapianti effettuati dal 2003 al 2013 e riceventi con eta' media attorno ai 60 anni. I risultati di sopravvivenza dei trapianti con queste caratteristiche dopo 5 anni sono attorno all'80%. "I nostri risultati della sopravvivenza e della funzionalita' dei reni da donatore anziano trapiantati in pazienti prevalentemente anziani - commenta Biancone - anche alla lunga distanza sono molto buoni a conferma della validita' dei criteri di valutazione dei reni da trapiantare che abbiamo adottato e che spesso comprendono, oltre alla valutazione nefrologica e chirurgica, anche quella istologica del patologo: la carta d'identita' non conta ma conta lo stato biologico della persona". (AGI)