(AGI) - Roma, 6 nov. - E' un insieme di segnali nelle celluletumorali a dare il via alla corsa delle cellule stesse versol'invasione dei tessuti che le circondano. Un team diricercatori dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Romaha scoperto un nuovo meccanismo molecolare che spiega comel'endotelina promuove la formazione delle metastasi. Lo studiocondotto da Laura Rosano', pubblicato sulla rivista Oncogene,ha messo in luce il ruolo dell'endotelina e della proteinaadattatrice beta-arrestina nell'attivare un membro dellafamiglia delle Rho GTPasi, RhoC, nel processo di invasione delcarcinoma ovarico. Per migrare da un tumore primario, una cellula tumoraledeve cambiare forma e riuscire a penetrare il tessutoconnettivo circostante, conosciuto come matriceextra-cellulare. Fa tutto questo grazie a delle protrusioni,chiamate invadopodi, che rilasciano enzimi in grado di causareuna degradazione della matrice che circonda il tumore. Questeprotrusioni sono guidate da filamenti di actina, checostituiscono una sorta di scheletro in grado di mantenere lastruttura cellulare. Il team di ricercatori ha ora scoperto chela proteina RhoC regola l'actina in seguito all'attivazione delrecettore dell'endotelina, permettendo alle cellule tumorali diinvadere. Lo studio e' stato finanziato dall'Associazioneitaliana per la ricerca sul cancro. Gia' qualche anno fa iricercatori avevano rivelato l'attivita' delle due proteine,endotelina e beta arrestina, che collaborano alla comparsadelle metastasi nei tumori dell'ovaio. "Non era chiaro pero'che cosa regolasse esattamente il rimodellamento dell'actinadurante questo processo", ha detto Rosano'. "Siamo riusciti aosservare - ha continuato - che l'endotelina in collaborazionecon la b-arrestina, utilizza un nuovo partner, PDZ-RhoGEF, perattivare RhoC, stimolare la formazione delle protrusioni edegradare il tessuto circostante. Conoscere i meccanismimediante i quali cio' accade permette di intervenire sullacellula cancerosa in modo mirato, per fermare il processo dimetastatizzazione con farmaci specifici". Lo studio pubblicatorivela anche come neutralizzare gli effetti indottidall'endotelina, utilizzando il farmaco molecolare macitentan.In modelli sperimentali di carcinoma ovarico il trattamento conil macitentan inibisce la formazione di metastasi con un doppioattacco: quello contro il microambiente tumorale e quellomirato sulle cellule tumorali del carcinoma ovarico. Bloccandoi recettori dell'endotelina, espressi sia sulle celluletumorali che sulle cellule endoteliali, il macitentan arrestala formazione delle metastasi e di nuovi vasi che nutrono iltumore. (AGI).