(AGI) - Roma, 16 lug. - Le donne colpite da carcinomadell'ovaio non mucinoso o borderline che devono affrontare untrattamento antiblastico, subito dopo la diagnosi, devonosvolgere un test genetico per valutare la presenza di mutazionidel gene BRCA. L'esame deve essere prescritto solo edesclusivamente da un oncologo, genetista o dal ginecologo conspecifiche competenze. Sono queste le principaliraccomandazioni contenute in un documento sull'uso dei testgenetico BRCA nella cura del carcinoma ovarico stilatodall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) insiemealla Societa' Italiana di Genetica Umana (SIGU), Societa'Italiana di Biochimica e Biologia Molecolare Clinica (SIBIOC) ela Societa' Italiana di Anatomia Patologica e Citologiadiagnostica (SIAPEC-IAP).I risultati di questo test forniscono informazioni sia per lascelta terapeutica che per individuare un rischio nei familiaridi sviluppare un altro tumore. Per un'adeguata esecuzione deltest, secondo gli esperti, e' necessaria per i laboratori unacomprovata validazione ed un controllo di qualita' esterno deltest proposto. E' ancora indispensabile definire percorsiaziendali in cui vengano indicate, in modo chiaro per lepazienti ed i loro familiari, le funzioni e le responsabilita'dell'equipe oncologica, del laboratorio e dell'equipe digenetica clinica oncologica nelle varie fasi del percorsoindividuato. Questi percorsi, come hanno specificato gliesperti, devono sempre prevedere per il rischio familiare ladisponibilita' di un counselling genetico. "Quello dell'ovaiorappresenta il 3 per cento di tutti i tumori femminili e loscorso anno ha colpito 4.900 italiane", ha detto Carmine Pintopresidente nazionale AIOM. "Otto diagnosi su 10 - ha continuato- arrivano quando il cancro e' ormai in fase avanzata e, inquesti casi, la sopravvivenza a 5 anni delle pazienti e' solodel 35 per cento. I test genetici rappresentano un'arma in piu'a nostra disposizione per sconfiggere la malattia. Attraversoun semplice prelievo di sangue e' possibile sapere se una donnae' predisposta ad ammalarsi di cancro e se rispondera'positivamente o meno ad alcuni farmaci. L'esame deve pero'essere svolto seguendo specifici criteri stabiliti dai varispecialisti. Con questo nostro documento vogliamo favorirel'implementazione del test BRCA nei percorsi assistenziali eterapeutici delle donne colpite dalla neoplasia". .