(AGI) - Bologna, 17 apr. - In aiuto a chi soffre di allergiealimentari, arriva una nuova App che individua gli allergenipericolosi per la salute direttamente dal codice a barre deiprodotti alimentari acquistati. L'hanno realizzata due giovanicesenati, Luciano Venezia e Enza Gargiulo, che hanno presentatola loro applicazione per smartphone e tablet, "Edo", nel corsodel 28? Congresso Nazionale della Siaaic (Societa' italianaAllergologia, Asma e Immunologia clinica)in corso sino a domania Bologna. Semplice il funzionamento: si fotografa col proprioapparecchio il codice a barre sull'etichetta del prodotto esullo schermo compare una scheda che illustra con chiarezzaingredienti, valori nutrizionali, grassi, zuccheri econservanti presenti. Un sofisticato algoritmo indica poi, conun voto da zero a dieci, quanto e' sano il prodotto,segnalandone l'idoneita' per celiaci e intolleranti allattosio. In caso contrario, Edo propone una lista di prodottialternativi. Numerosi gli spunti emersi dalla tavola rotonda "Confrontoimpresa- alimentare- specialisti", in vista di Expo 2015, sulnuovo regolamento europeo che impone trasparenza nei menu' etracciabilita' delle etichette. Tra questi, anche l'aupicio -in particolare per la ristorazione collettiva che riguardascuole e ospedali - che gli specialisti allergologi possanopartecipare ala formazione di chi sta nelle cucine. "Quellodelle allergie alimentari e' un problema sociale importante,poiche' una vasta fetta della popolazione mostra realiintolleranze agli alimenti, ma la gravita' e' notevole per leallergie vere e proprie, visto che gli effetti possono essereletali con una crescita dello shock anafilattico da alimenti(latticini, uova, frutta, nocciole?)" ha spiegato il professorDomenico Schiavino, membro del Direttivo Siaaic e allergologoal Policlino Gemelli di Roma. "Esiste anche il problema degliallergeni nascosti, trascurati ma spesso causa primaria deidisturbi, come nel caso del grano saraceno, spesso usato per lapizza" - ha aggiunto Enrico Heffler, segretario Siaaic. "Ilpaziente deve conoscere meglio i presidi farmacologici" haproseguito Heffler, "c'e' ad esempio un sottoutilizzodell'adrenalina autoiniettabile, che spaventa il paziente e dicui non sono noti gli effetti benefici". (AGI) .