(AGI) - Milano, 15 apr. - Nel 2013 l'Istituto Nazionale deiTumori di Milano ha erogato oltre un milione di prestazioni,superando i 21mila ricoveri; mentre il personale (tradipendenti, collaboratori e borsisti) sfiorava i 2miladipendenti. Sono i dati resi noti in occasione della giornatadella ricerca. Tra l'attivita' di ricerca svolta dall'Irccsnell'ultimo anno, va segnalato innanzitutto uno studio,condotto dall'unita' di Genomica tumorale in collaborazione conChirurgia toracica e Radiologia, che dimostra come un test sulsangue sia in grado di ridurre significativamente lapercentuale di falsi positivi nelle diagnosi di tumore alpolmone ottenute con la TAC spirale. Il test e' attualmente incorso di validazione ed e' in grado di individuare i soggetticon aumentato rischio di tumore polmonare, fino a due anniprima della diagnosi TAC spirale, e consente di identificare itumori piu' aggressivi e a prognosi peggiore. "Lo scopo dello screening, condotto su forti fumatori oltrei 50 anni, e' rilevare le lesioni polmonari maligne in faseprecoce", ha spiegato Giuseppina Calareso, medico specialistain Radiologia. Da parte sua Mattia Boeri, ricercatore, hasottolineato che "la combinazione del test MSC e della TACspirale ha comportato una riduzione di 5 volte il tasso difalsi positivi, dal 19,4% al 3,7%". Un altro campo dovel'Istituto e' particolarmente attivo e' quello del tumore delfegato. Ad oggi il trapianto di fegato e' l'unico di un organosolido accettato nel mondo come strumento definitivo di cura diun tumore e da 20 anni l'INT ha rilevanza mondiale su questaopzione terapeutica. Un ricercatore dell'Istituto milanese,Carlo Sposito, e' stato premiato per uno studio di valutazionesulla sicurezza ed efficacia di un nuovo farmaco (sorefenib)nei pazienti con carcinoma epatocellulare ricorrente dopotrapianto di fegato. Ci sono poi tumori, come il mielomamultiplo, che mutano in continuazione e alcune tecniche hannopermesso di studiare le cellule tumorali per capirnel'evoluzione durante la terapia. Niccolo' Bolli, chirurgospecialista in ematologia, ha approfondito gli studi suiprocessi mutazionali delle cellule neoplastiche, tentando dicomprendere in che modo si possano mettere a punto terapie piu'efficaci. Il chirurgo ha dichiarato: "Nel corso del mio lavoroalla Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori mioccupero' di correlare i dati di genomica nel mieloma multiplocon la risposta del paziente alla terapia, allo scopo diidentificare modello predittivi di chemiosensibilita' o alcontrario di chemio resistenza". Nei casi in cui la chemioterapia non garatisce gli effettisperati nel combattere un tumore, e' possibile intervenire connuovi farmaci e nuovi approcci terapeutici. Il 2014 e' stato unanno di svolta per il trattamento dei carcinomi della vescica edi quelli uroteliali in fase avanzata e metastatica. Neglistadi precoci dei tumori ginecologici, all'INT si stannosviluppando tecniche finalizzate non solo a migliorare la curae le possibilita' di guarigione delle pazienti, ma anche allapreservazione della qualita' di vita e alla conservazione dellafertilita'. Infine si e' parlato del progetto 'Nuvole diossigeno', rivolto ai pazienti adolescenti, che ha l'obiettivodi creare un nuovo modello di cura, che migliori gli aspetticlinici ma che insieme si avvalga anche di attivita' ludiche eculturali, per farsi carico non solo della malattia ma dellavita intera dei ragazzi che si sono ammalati. Intervenendo allagiornata della ricerca, l'assessore regionale alla Salute,Mario Mantovani, ha ricordato che nel corso del 2014 RegioneLombardia ha destinato quasi 13 milioni di euro all'IstitutoNazionale dei Tumori su diversi capitoli: contributi per laRete Oncologica Lombarda, fondi per l'assorbimento delpersonale di ricerca, maggiorazioni tariffarie e ricerca preclinica e clinica. (AGI) Mi4/Car .