(AGI) - Sulmona (L'Aquila), 30 ott. - I poli del campomagnetico terrestre possono invertirsi nell'arco di una vitaumana. A rivelarne i dettagli, uno studio internazionale sulleproprieta' paleomagnetiche di una sequenza sedimentaria nelBacino di Sulmona. La ricerca, condotta da Ingv e Cnr, e' statapubblicata, sul Geophysical Journal International Non sonoancora chiari i motivi, ma a distanza di migliaia o centinaiadi migliaia di anni i poli magnetici della Terra si invertono.Risale a circa 786.000 anni fa l'ultima inversione a cui e'stato dato il nome di 'transizione Matuyama-Brunhes'. A gettareuna nuova luce sulla dinamica di questo fenomeno, uno studio dipaleomagnetismo condotto da un team internazionale diricercatori dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia(Ingv), dell'Istituto di geologia ambientale e geoingegneriadel Consiglio nazionale delle ricerche (Igag-Cnr), dellaColumbia University, Berkeley Geochronology Center e delLaboratoire des Sciences du Climat et de Environnement (LSCE),CEA-CNRS, Gif-sur-Yvette. I risultati della ricerca sono statipubblicati su Geophysical Journal International(http://gji.oxfordjournals.org/content/199/2/1110.abstract).Obiettivo dello studio - spiega una nota - dell'Ingv - e' statoanalizzare le proprieta' paleomagnetiche di una sequenzasedimentaria deposta sul fondo di un antico lago, oraaffiorante in superficie nel bacino di Sulmona, vicino a Popoli(Pescara). La ricerca fa parte di un insieme di indaginicondotte dall'Igag-Cnr volte a caratterizzare l'assettostratigrafico e tettonico dei bacini intra-Appenninici in areecaratterizzate da intensa attivita' sismica. Alcuni tipi dirocce contengono minerali magnetici (ossidi di ferro) chetendono ad orientare la propria magnetizzazione secondo ladirezione del campo magnetico terrestre esistente al momentodella formazione delle stesse. Percio', esaminando ilmagnetismo delle rocce di epoche diverse e' possibilericostruire l'andamento del campo magnetico del pianeta neltempo geologico. "Le misure condotte nel laboratorio dipaleomagnetismo dell'Ingv", spiega Leonardo Sagnotti,ricercatore Ingv che ha guidato la ricerca, "hanno dimostratoche questi sedimenti hanno eccellenti proprieta' per laregistrazione delle variazioni del campo magnetico nelpassato". Inoltre, la successione sedimentaria lacustre delbacino di Sulmona contiene numerosi sottili livelli di cenerivulcaniche emesse durante violente eruzioni esplosive deivulcani laziali, lungo il versante tirrenico della penisolaitaliana, che sono state datate con metodi radiometrici neilaboratori di Gif-sur-Yvette (Francia) e Berkeley (USA),fornendo quindi precisi vincoli cronologici per datarel'intervallo di sedimenti contenenti l'inversione magnetica."L'inversione di polarita' del campo magnetico terrestre",afferma Biagio Giaccio, ricercatore dell'Igag-Cnr,"risulterebbe quindi compresa tra livelli di ceneri datati tra781mila e 792mila anni fa. Mentre i sedimenti si accumulavanosul fondo del lago con un tasso medio di circa 2 cm al secolo".(AGI).