(AGI) - Roma, 10 set. - Una campagna di comunicazione per laprevenzione delle malattie denegerative della terza eta'(Alzheimer e Parkinson prima di tutto), che preveda latestimonianza del premio Nobel, Luc Montaigner, scopritore delvirus dell'Aids, oggi impegnato nello studio delle malattielegate all'invecchiamento. Ad annunciare la collaborazione e'stato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso diun briefing con la stampa seguito a un incontro con Montaigner."Faremo una campagna di comunicazione - ha ribadito il ministro- cercando di coinvolgere l'Anci, il Coni, in una serie diattivita' che stiamo predisponendo per combattere le malattiedella terza eta' e soprattutto prevenirle. Con la fondazioneMontaigner - ha aggiunto - stiamo seguendo una serie di studiinnovativi sulle malattie degenerative che speriamo portinorisultati interessanti"."Queste patologie - ha sottolineato Montaigner - sonoinfluenzate da fattori ambientali come l'inquinamento,l'esposizione ai campi elettromagnetici, la contaminazione deicibi. Per questo, la prevenzione e' fondamentale, come anchecercare di comprendere in anticipo se un paziente sta perevolvere nell'Alzheimer e nel Parkinson, perche' prevenirel'insorgenza di queste patologie costa meno che trattare unpaziente ammalato". Lorenzin ha poi tenuto a sottolineare che"nel corso della nostra lunga chiacchierata abbiamo affrontatoanche molti altri argomenti, come ebola e le epidemie, ivaccini e, in particolare, una ricerca molto importantesull'utilizzo delle staminali cardiache per la cura degliinfarti". Il dirigente di ricerca, Livio Giuliani, ha spiegatoche questa ricerca prevede l'utilizzo di cellule staminalicardiache autologhe (prelevate dunque dal paziente infartuato)."Dopo il prelievo - ha spiegato - queste cellule vengonodifferenziate attraverso l'uso di campi elettromagnetici equindi impiegate per la creazione di nuovo tessuto miocardicoil cui trapianto aiuta a sanare le cicatrici causatedall'infarto. Attualmente - ha aggiunto - siamo in fase disperimentazione pre-clinica ma - ha concluso - se dovesseessere superata, questa terapia potrebbe guarire 40-50milapersone l'anno". .