(AGI) - Washington, 3 giu. - Gli uragani ribattezzati con nomifemminili sono quelli che fanno un numero maggiore di morti.Questo probabilmente perche' risultano erroneamente menominacciosi di quelli con nomi maschili. E' quanto emerso da unostudio della University of Illinois (Usa) pubblicato sullarivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Perarrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato idati sulla mortalita' degli uragani negli Stati Unitiriguardanti oltre 60 anni. I risultati sono stati sorprendenti: quando il nome di unuragano e' femminile la popolazione prende meno precauzioni,ritenendo l'evento poco minaccioso. Quindi, secondo iricercatori, cambiare il nome di un uragano da "Charley" a"Eloise" potrebbe quasi triplicare i morti. "Il problema e' cheil nome di un uragano non ha nulla a che fare con la suaseverita", ha detto Kiju Jung, lo scienziato che ha coordinatolo studio. "I nomi vengono assegnati arbitrariamente - hacontinuato - sulla base di un elenco predeterminato dialternanza di nomi maschili e femminili. Se le persone valutanoil rischio in base al nome dell'uragano, allora questo e'potenzialmente pericoloso". Dello stesso avviso Sharon Shavitt,coautrice dello studio. "Nel giudicare l'intensita' di unuragano - ha sottolineato - sembra che le persone applichino leloro convinzioni su come si comportano gli uomini e le donne.Questo sembra rendere un uragano di nome femminile, inparticolare quelli con un nome 'molto femminile' come 'Belle' o'Cindy', piu' dolce e meno violento". In una serie di successivi esperimenti "di controllo" iricercatori hanno sottoposto a un gruppo di volontari alcuniinterrogativi per vedere come il genere del nome influenzi illoro giudizio sugli uragani. Quando ai volontari e' statochiesto di immaginare uragani dal nome "Alexandra", "Christina"o "Victoria", l'evento e' stato valutato come meno rischioso eintenso rispetto a uragani immaginati con il nome di"Alexander", "Christopher" o "Victor". "Le persone immaginandoun uragano 'femmina' non erano disposte a cercare riparo", hadetto Shavitt. "Gli stereotipi che sono alla base di questigiudizi sono sottili e non necessariamente ostili verso ledonne", ha aggiunto. Questo pero' comporta sottovalutare ilrischio di uragani "femminili" che, quindi, risultano piu'letali. (AGI) .