Apple ci riprova con i media e l’informazione. La casa di Cupertino starebbe infatti progettando di lanciare un suo servizio di abbonamento a più riviste entro l’anno, attraverso il restyling della sua app Apple News, secondo quanto riferito da Bloomberg.
Il produttore di iPhone punterebbe dunque ad integrare una app per la lettura di riviste, Texture, recentemente acquisita, nel suo servizio Apple News, lanciando al contempo un abbonamento. Texture, applicazione che negli Usa permetteva di abbonarsi a più di 200 riviste per 9,99 dollari al mese e che era soprannominata “il Netflix dei magazine”, è stata comprata lo scorso mese da Apple per una somma non precisata.
Veniva prodotta da una società controllata da più editori, tra cui Hearst e News corp, e offerta nei negozi digitali di Apple, Google e Amazon. Il suo catalogo includeva magazine come Vanity Fair, Vogue, Billboard, e Bloomberg Businessweek. Nel 2014 una società di private equity, KKR, ci ha investito 50 milioni di dollari.
Che fine farà Apple News
Ora la sua tecnologia (e lo staff rimasto, dopo i tagli) dovrebbe essere integrata in Apple News per la realizzazione di un’offerta premium basata sullo stesso modello. Una fetta degli abbonamenti al servizio andranno agli editori che vi parteciperanno. La mossa rientra nei piani di Apple di aumentare i ricavi provenienti da servizi e contenuti online. Ma la decisione sarebbe anche un cambio di rotta nella strategia sui contenuti editoriali. Apple aveva iniziato a integrare riviste e giornali nei suoi device attraverso la app Newsstand nel 2011, che aveva poi rimpiazzato con Apple News. Rispetto a queste due, in cui gli utenti potevano abbonarsi solo a singoli magazine, il nuovo progetto dovrebbe prevedere un’offerta onnicomprensiva, un abbonamento per accedere a più testate. Un modello non dissimile dalla sottoscrizione mensile ad Apple Music, il servizio di streaming musicale presente nella app Music.
Ancora troppi interrogativi
Sarà un servizio che potrà includere anche l’accesso alle versioni a pagamento (dietro paywall) dei giornali?, si chiede intanto un articolo del Nieman Lab - progetto dedicato al giornalismo dell’università di Harvard. Tanto più che Apple News prevede la possibilità di abbonarsi ad alcune testate come il Washington Post e il Wall Street Journal? E ci saranno dei modelli di pagamento differenziati? E quanto prenderanno gli editori? Per ora ci sono più domande che risposte. Attualmente, la Apple incassa il 15 per cento dalle sottoscrizioni vendute su App Store