Cosa rischia chi insulta il Presidente. Otto pagine di minacce a Mattarella
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Cosa rischia chi insulta il Presidente. Otto pagine di minacce a Mattarella

Cosa rischia chi insulta il Presidente. Otto pagine di minacce a Mattarella

  Critiche, attacchi e polemiche li aveva messi nel conto, il presidente della Repubblica. In questi giorni sui social la rabbia di alcuni è diventata incitazione alla violenza contro Sergio Mattarella, colpevole di essersi opposto alla nomina del ministro dell’Economia. 
  Critiche, attacchi e polemiche li aveva messi nel conto, il presidente della Repubblica. In questi giorni sui social la rabbia di alcuni è diventata incitazione alla violenza contro Sergio Mattarella, colpevole di essersi opposto alla nomina del ministro dell’Economia. 
 Critiche, attacchi e polemiche li aveva messi nel conto, il presidente della Repubblica. In questi giorni sui social la rabbia di alcuni è diventata incitazione alla violenza contro Sergio Mattarella, colpevole di essersi opposto alla nomina del ministro dell’Economia. 
 Critiche, attacchi e polemiche li aveva messi nel conto, il presidente della Repubblica. In questi giorni sui social la rabbia di alcuni è diventata incitazione alla violenza contro Sergio Mattarella, colpevole di essersi opposto alla nomina del ministro dell’Economia. 
 Chi è vicino al presidente della Repubblica racconta che tutto questo, Mattarella, non poteva immaginare. E quando ha letto le minacce di morte avrebbe chiuso gli occhi sconfortato, rivedendo quel giorno a Palermo in cui tirò fuori dalla macchina Persanti agonizzante, dopo gli spari di un commando della mafia. 
 Chi è vicino al presidente della Repubblica racconta che tutto questo, Mattarella, non poteva immaginare. E quando ha letto le minacce di morte avrebbe chiuso gli occhi sconfortato, rivedendo quel giorno a Palermo in cui tirò fuori dalla macchina Persanti agonizzante, dopo gli spari di un commando della mafia. 
 La Polizia postale è impegnata in un'attività di monitoraggio della rete web e dei principali social network dopo la pubblicazione di post offensivi e minacciosi nei confronti del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: laddove in essi si configurino reati perseguibili d'ufficio, ne verrà data immediatamente segnalazione all'autorità giudiziaria.
 La Polizia postale è impegnata in un'attività di monitoraggio della rete web e dei principali social network dopo la pubblicazione di post offensivi e minacciosi nei confronti del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: laddove in essi si configurino reati perseguibili d'ufficio, ne verrà data immediatamente segnalazione all'autorità giudiziaria.
Negli ultimi due giorni però i centralini del Quirinale hanno ricevuto circa 5mila telefonate di sostegno di semplici cittadini che volevano esprimere il loro sostegno a Sergio Mattarella dopo la minaccia impeachment da parte del M5s.
Negli ultimi due giorni però i centralini del Quirinale hanno ricevuto circa 5mila telefonate di sostegno di semplici cittadini che volevano esprimere il loro sostegno a Sergio Mattarella dopo la minaccia impeachment da parte del M5s.
"Siamo convinti che magistratura e polizia postale sapranno identificare gli autori delle minacce di morte nei confronti del Presidente della Repubblica". Lo afferma in una nota il vicepresidente del Parlamento europeo, David Sassoli. "Siamo in presenza - aggiunge - di affermazioni gravi e ingiuriose, nei confronti del Capo dello Stato, che denotano un imbarbarimento dovuto ad uno sconsiderato e pericoloso innalzamento dei toni di chi e' alla ricerca di capri espiatori per giustificare il proprio fallimento" 
"Siamo convinti che magistratura e polizia postale sapranno identificare gli autori delle minacce di morte nei confronti del Presidente della Repubblica". Lo afferma in una nota il vicepresidente del Parlamento europeo, David Sassoli. "Siamo in presenza - aggiunge - di affermazioni gravi e ingiuriose, nei confronti del Capo dello Stato, che denotano un imbarbarimento dovuto ad uno sconsiderato e pericoloso innalzamento dei toni di chi e' alla ricerca di capri espiatori per giustificare il proprio fallimento" 
  Critiche, attacchi e polemiche li aveva messi nel conto, il presidente della Repubblica. In questi giorni sui social la rabbia di alcuni è diventata incitazione alla violenza contro Sergio Mattarella, colpevole di essersi opposto alla nomina del ministro dell’Economia. 
  Critiche, attacchi e polemiche li aveva messi nel conto, il presidente della Repubblica. In questi giorni sui social la rabbia di alcuni è diventata incitazione alla violenza contro Sergio Mattarella, colpevole di essersi opposto alla nomina del ministro dell’Economia. 
  Critiche, attacchi e polemiche li aveva messi nel conto, il presidente della Repubblica. In questi giorni sui social la rabbia di alcuni è diventata incitazione alla violenza contro Sergio Mattarella, colpevole di essersi opposto alla nomina del ministro dell’Economia. 
  Critiche, attacchi e polemiche li aveva messi nel conto, il presidente della Repubblica. In questi giorni sui social la rabbia di alcuni è diventata incitazione alla violenza contro Sergio Mattarella, colpevole di essersi opposto alla nomina del ministro dell’Economia. 
 Critiche, attacchi e polemiche li aveva messi nel conto, il presidente della Repubblica. In questi giorni sui social la rabbia di alcuni è diventata incitazione alla violenza contro Sergio Mattarella, colpevole di essersi opposto alla nomina del ministro dell’Economia. 
 Critiche, attacchi e polemiche li aveva messi nel conto, il presidente della Repubblica. In questi giorni sui social la rabbia di alcuni è diventata incitazione alla violenza contro Sergio Mattarella, colpevole di essersi opposto alla nomina del ministro dell’Economia. 
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