AGI - La vicepresidete Usa, Kamala Harris, ha detto che è “pronta a servire”, a fare il presidente al posto di Joe Biden. Eh, sì… perché le preoccupazioni sull’età di Biden nell’anno elettorale si fanno sempre più acute. Se eletto avrebbe 82 anni e a fine mandato ne avrebbe 86. E il problema non è tanto che ogni tanto inciampa, saluta la persona sbagliata o è una ‘gaffe machine’, una macchina per gaffe. Il problema è che ha una cattiva memoria. Chi lo dice? C’è scritto nero su bianco nel report sui documenti segreti che si portò alla Casa Biancan all’undomani della fine della sua vicepresidenza con Barack Obama. Il magistrato che lo ha sentito ha scritto che, in quegli interrogatori Biden faceva fatica a ricordare gli anni in cui era stato viocepresidente e persino quello della morte del figlio Beau.
Pubblicamente i Vertici del suo partito, I democratici si sono tutti stretti attorno a lui, ma la preoccupazione è serpeggiante, anche perché un sondaggio pubblicato dall’Abc ha mostrato che l’86% degli americani lo ritiene troppo anziano, e solo il 62 pensa lo stesso di Trump; e un’altra rilevazione del Ft dice che la gran parte lo ritiene poco affidabile in economia
Biden per ora è saldamente lanciato verso la conferma della nomination, ma lui stesso potrebbe fare un passoindietro, decidere di passare il testimone. Ecco dunque Kamala Harris.
Il problema è che più impopolare di Biden e in questi ultimi 4 hanno non è riuscita a emergere, Ma allora? Due settimane fa una columnistd del New York Post ha scritto che, dietro l’angolo c’è una star del passato, Michelle Obama che nel 2022 avrebbe incontrato i ceo di alcuni hedge fund per dire che è pronta. Pubblicamente lei ha sempre detto che non ne vuole sentir parlare e dopo l’editoriale, peraltro scritto da una columnist 93enne, seppur molto nota, e su un tabloid conservatore, nessuno più ha detto nulla. Saranno i prossimi mesi a dirci se è fantascienza….