Gli Usa hanno notificato all'Onu l'uscita dall'accordo di Parigi sul clima
Lo ha annunciato il segretario di Stato americano, Mike Pompeo

Con la notifica all'Onu da parte dell'amministrazione di Donald Trump, è scattato l'iter formale per l'uscita degli Stati Uniti dall'accordo sul clima di Parigi. È primo atto di un processo che durerà un anno e che si concluderà il 4 novembre del 2020, ovvero il giorno successivo all'Election Day Usa.
"Gli Stati Uniti sono orgogliosi dei propri record come leader mondiale nella riduzione di tutte le emissioni, sostenendo la resilienza, facendo crescere la nostra economia ed assicurando energia ai nostri cittadini", ha sottolineato il segretario di Stato americano Mike Pompeo che ha inviato la lettera di notifica al segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.
Trump aveva promesso in campagna elettorale, nel 2016, l'uscita di Washington dall'accordo di Parigi ma i termini dell'intesa sottoscritta del dicembre del 2015 dal predecessore Barack Obama e altri 195 paesi prevedono quasi quattro anni di procedura per l'uscita. Gli Stati Uniti, leader nelle emissioni insieme a Cina e India, si erano impegnati a ridurre le emissioni del 26% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2025.
"L'approccio Usa tiene conto della realtà del mix energetico globale ed utilizza tutte le risorse energetiche e le tecnologie in modo pulito ed efficiente, compresi i carburanti fossili, l'energia nucleare e l'energia rinnovabile", ha osservato Pompeo annunciando l'avvio dell'iter per l'uscita degli Usa da Parigi.
Gli Stati Uniti, ha assicurato il capo delle diplomazia Usa, "continueranno ad offrire un modello realistico e pragmatico" nelle negoziazioni globale. L'accordo di Parigi ha come obiettivo quello di limitare l'aumento delle temperature entro i due gradi Celsius rispetto ai livelli pre-industriali: un target considerato vitale dagli scienziati per evitare le peggiori conseguenze del cambiamento climatico. Era stato Obama ad insistere sulla necessità di rendere non vincolanti e flessibili gli obiettivi, lasciando alle singole nazioni la liberta' di definire i propri standard notificandoli all'Onu.
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