Cleveland La somiglianza tra il discorso di Melania Trump, ieri alla convention di Cleveland, e quello di Michelle Obama a Denver nel 2008 e' inequivocabile - video alla mano - ma la campagna del miliardario bolla come "assurde" le accuse di plagio. Mentre sui social infuria l'ironia, fonti vicine al magnate del Real Estate lo descrivono furioso mentre nella East Wing della Casa Bianca le bocche restano cucite.
"Ridatemi il discorso", si ironizza su Twitter con la foto di Michelle sull'hashtag "le fasi famose di Melania".
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La citazione piu' letterale e' quella usata dall'aspirante first lady per descrivere i valori che le sono stati insegnati dai suoi genitori, cioe' a dire il fatto che si deve "lavorare duramente per cio' che si vuole nella vita, che le promesse vanno mantenute, che si deve fare cio' che si dice e che si deve trattare la gente con rispetto" nonche' l'importanza di trasmettere questi valori "alle future generazioni perche' vogliamo che i nostri figli sappiano che il limite per i nostri traguardi e' rappresentato dalla forza dei nostri sogni e dalla volonta' di realizzarli".
Eppure aveva dichiarato di aver scritto il discorso personalmente. "Melania e il suo team hanno preso appunti sulle fonti di ispirazione della sua vita, includendo, in alcuni casi, il suo pensiero", ha sottolineato il portavoce Jason Miller, lasciando intendere che non sia stata lei l'autrice. "E' stato un onore introdurre mia moglie - ha commentato Trump via Twitter sull'onda delle polemiche - il suo discorso e il suo atteggiamento sono stati formidabili". Palesemente indignato il capo della Repubblican National Committee che avrebbe gia' "licenziato" il responsabile del plagio. (AGI) Ril