AGI - “Uno dei leoni se ne è andato”. Abbiamo scelto le parole di Meryl Streep per rendere omaggio a Robert Redford, leggenda di Hollywood- Si è spento nel sonno nella sua casa di Provo, nello Utah, lo stesso Stato in cui è stato ucciso l’attivista conservatore Charlie Kirk. Intanto segretario di Stato Marco Rubio vola in Qatar dopo la visita in Israele mentre il capo della Casa Bianca parte per la sua seconda visita di Stato nel Regno Unito. Ne parliamo con il nostro corrispondente da New York, Massimo Basile.
Basile: "Nel film "Come eravamo", attraverso gli occhi di Barbara Streisand abbiamo visto la bellezza e la passione che emanava Robert Redford. Ricordiamo che quella è una storia d'amore, tra l'altro, che si innesta in un periodo storico molto importante che è quello del maccartismo, questo amore un po' contrastato, complicato, con il finale amaro. Il finale amaro a Barbara Streisand è sempre piaciuto, ma insomma quello era il lato estetico, però abbiamo visto anche un leggendario Robert Redford in "Tutti gli uomini del Presidente", che ci racconta la sfiducia nella politica, ma anche la fiducia nel grande giornalismo, perché è ispirato alla coppia del Washington Post che rivelò lo scandalo Watergate di spionaggio dei democratici da parte dell'allora Presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon. Ma anche la sfiducia verso le istituzioni, con "I tre giorni del condor" in cui Robert Redford incarna la figura dell'agente segretario della CIA che a un certo punto scopre che qualcosa non va e diventa lui stesso bersaglio della rappresaglia dei suoi stessi colleghi".
"Mi ha fatto pensare al fatto che Robert Redford alla fine c'era andato via nel momento in cui l'America ha condensato e sta condensando proprio 50 anni, 70 anni di cinema, di grande cinema di Redford, di quanto lui ci ha voluto raccontare in tutti questi anni.E il fatto poi tra l'altro che sia morto nello Utah, torniamo in quello stato che è ora il più grande centro della polarizzazione estrema dell'America, perché è lì che è stato ucciso l'attivista conservatore Charlie Kirk era lì che lui poi aveva creato tra l'altro il Sundance Festival, è morto nel sonno dentro il suo staff, in una zona di montagna che lui amava, ma che è il cuore dell'America, il cuore dell'attenzione americana che lui ci ha raccontato in maniera così magistrale. Non so se, se ne sia andato via al momento giusto o forse sarebbe dovuto restare, forse per insegnarci, per indicarci una via di fuga".