AGI - Israele colpisce la leadership di Hamas in Qatar, all’indomani dell’attentato a Gerusalemme. Intanto il presidente degli Stati Uniti incassa il via libera della Corte Suprema sulla stretta contro l’immigrazione irregolare e sull’utilizzo della guardia nazionale contro il crimine. A tenere banco è la nota con disegno che il capo della Casa Bianca avrebbe scritto per il compleanno di Jeffrey Epstein, pubblicata dai democratici della Commissione di sorveglianza della Camera dei Rappresentanti e che campeggia sui media di tutto il mondo. E poi c’è il caso della mentina agli US Open. Ne parliamo con il nostro corrispondente da New York, Massimo Basile.
Basile: "Soprattutto la decisione della Corte, è importante perché stabilisce un principio che era, se vogliamo, impensabile associarlo agli Stati Uniti fino a qualche tempo fa: il fatto che comunque si autorizzano gli agenti federali a fermare le persone in base al colore della pelle, quello che sostengono gli agenti federali che loro comunque, l'hanno detto chiaramente, tendono a fermare quelli che hanno la pelle un po' più scura, che hanno i tratti ispanici, che parlano un'inglese non corretto e che svolgono per esempio lavori umili, loro si sentono di essere autorizzati a fermare le persone solo perché magari lavorano in campi, che è appunto un lavoro che è soprattutto affidato agli immigrati e molti di questi sono illegali. Per cui il giudice che ha espresso questa posizione, le 3 giudici progressiste, liberali si sono schierate contro perché ritengono che questo sia un principio che a quel punto potrà essere allargato a qualsiasi americano e poi comunque c'è il fatto che la discriminazione viene a questo punto riconosciuta dalla più alta corte federale, è chiaramente un punto di non ritorno".
Lofano: "Il giovane Murdoch, come lo hai definito tu, ha 94 anni, l'accordo che prevede il controllo e la guida al figlio Leclan serve anche a garantire l'orientamento conservatore delle testate perché altri figli avrebbero avuto invece un approccio più liberal, eppure non tutte le testate controllate da Murdoch hanno un rapporto idilliaco con la Casa Bianca di Trump, ad esempio il Wall Street Journal non lo ha, mentre altre testate sì".