Durante la 75esima edizione dei Golden Globe, i più importanti premi americani per il cinema e le serie tv è stato assegnato un premio alla carriera a Oprah Winfrey, una delle più popolari conduttrici americane.
Winfrey ha fatto un discorso molto apprezzato dal pubblico che le ha dedicato una lunga standing ovation. Un discorso che ha fatto in modo che molti cominciassero a pensare, alcuni ad augurarsi, che sia lei la sfidante di Trump alle prossime elezioni presidenziali del 2020.
Sulla pagina Wikipedia delle prossime primarie dei democratici è anche spuntata una riga in cui si scrive che “Oprah Winfrey sostanzialmente ha annunciato la sua candidatura per le presidenziali l’8 gennaio 2018 alla 75° edizione del Golden Globe Awards.
WHO DID THIS pic.twitter.com/9KxjsiHYts
— Tyler Dinucci, Like, a Very Stable Genius (@TylerDinucci) 8 gennaio 2018
Ma cosa ha detto Winfrey per scatenare tanto consenso? La conduttrice, obamiana della prima ora, ha parlato dei neri e delle donne, di come alcune cose sono cambiate negli anni e di come tante altre devono cambiare.
“Dire la verità è lo strumento più potente che abbiamo”, ha esordito Winfrey, che ha poi continuato: “E mi sento particolarmente orgogliosa e ispirata da tutte quelle donne che si sono sentite abbastanza forti e sufficientemente motivate da parlare e condividere le loro storie personali. Noi in questa stanza siamo tutti celebrati per le storie che raccontiamo, ma quest’anno noi siamo diventati la storia”, con un chiaro riferimento allo scandalo abusi sessuali che ha colpito l’industria del cinema americano, per poi allargarsi a molti altri settori.
“Non è solo una storia che riguarda l’industria dell’intrattenimento, ma trascende qualsiasi cultura, geografia, etnia, religione, politica o posto di lavoro. Questa sera vorrei esprimere tutta la mia gratitudine verso quelle donne che hanno sopportato, anni di abusi. Perché loro, come mia madre, avevano figli da sfamare, bollette da pagare e sogni da perseguire. Sono donne di cui non sapremo mai il nome. Sono domestiche, agricoltrici, lavorano nelle fabbriche, nei ristoranti, nelle università, nella medicina, nella politica, nel tech, nel mondo degli affari. Sono atlete delle Olimpiadi e sono soldatesse nell’esercito”.
Nel suo discorso ha ricordato Sidney Poitier (il primo attore nero a vincere l’Oscar), di Rosa Parks (donna simbolo del movimento per i diritti civili degli afroamericani, famosa per aver rifiutato nel 1955 di cedere il posto su un autobus ad un bianco) e di Recy Taylor (donna di origini afroamericane morta lo scorso 28 dicembre che nel 1944 fu rapita e violentata da sei uomini, ma nessun giudice le volle credere né mai condannò gli autori della violenza). “Lei, come noi, ha vissuto troppi anni in una cultura rovinata dagli uomini, brutalmente potenti, che non hanno creduto alle loro parole quando hanno osato dire la loro verità davanti al potere di quegli uomini. Ma il loro tempo è scaduto”, ha detto tra gli applausi dell’intera sala della cerimonia.
Winfrey ha poi concluso: “All’orizzonte c’è un nuovo giorno e quando l’alba finalmente arriverà, sarà per merito di donne eccezionali, alcune delle quali sono in questa stanza, e di alcuni uomini fenomenali, che lottano duramente per diventare i leader che ci porteranno verso un tempo in cui nessuno debba più trovarsi a dire “Me Too” (anche io, ndr)”. Queste le parole pronunciate alla cerimonia, su Twitter invece hanno cominciato a spuntare endorsment piuttosto diretti, e autorevoli.
Nothing but respect for OUR future president. #GoldenGlobes pic.twitter.com/h4hkjewu0K
— NBC (@nbc) 8 gennaio 2018
Il video sul canale Youtube della Nbc è stato guardato in poche ore da 325 mila persone, e una valanga di consensi tra i commenti. Molti dei quali si augurano che sia proprio lei a sfidare Trump tra due anni.