AGI - Euroclear, la società belga al centro della tempesta sugli asset sovrani russi, è un "depositario centrale di titoli" (Csd, nel gergo finanziario inglese). In questa veste tiene il registro delle attività finanziarie e dei loro detentori. Inoltre, fornisce parte del sistema dei mercati finanziari, consentendo lo scambio di titoli.
È attiva in sei Paesi – Belgio, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia e Finlandia – di cui ha acquisito i depositari centrali di titoli tra il 2001 e il 2008. Svolge questo ruolo anche per l'Irlanda, ma anche a livello europeo e internazionale, e queste dimensioni più ampie costituiscono, in realtà, il suo core business iniziale. La società è stata fondata nel 1968 da un gruppo di importanti banche per promuovere lo sviluppo degli eurobond, che non hanno nulla a che fare con l'emissione di un debito comune dell'Unione europea.
Il ruolo negli eurobond
Si tratta di obbligazioni denominate in una valuta diversa (non necessariamente europea) da quella del mercato in cui vengono emesse. Agendo come depositario centrale di titoli per questi eurobond e rendendoli accessibili agli investitori in tutta Europa e nel mondo, Euroclear rimane un attore chiave in questo mercato in continua crescita, dove le principali società europee possono raccogliere capitali.
Dimensioni e clienti
Non è l'unica – nello stesso settore opera anche la società lussemburghese Clearstream – ma ha un peso significativo: Euroclear facilita oltre 300 milioni di transazioni finanziarie all'anno e detiene 42,5 trilioni di euro di asset per conto terzi. Metà di tutti gli asset finanziari detenuti in Europa sono registrati presso Euroclear. Da Deposito centrale internazionale di titoli (Icsd), annovera tra i suoi clienti importanti banche e investitori istituzionali da tutto il mondo, tra cui la Banca di Russia.
Relazioni con la Russia
L'attività di Euroclear non consiste solo nell'attrarre investitori extraeuropei nel Vecchio continente: la società apre anche i mercati finanziari del resto del mondo, in particolare dei Paesi emergenti, agli investitori europei. Circa quindici anni fa, le autorità russe chiesero l'assistenza di Euroclear per allineare i mercati finanziari russi agli standard internazionali, con l'obiettivo di renderli più attraenti per gli investitori stranieri. Successivamente, Euroclear accolse istituti finanziari e investitori russi come clienti. Era logico che la Banca di Russia diventasse cliente di Euroclear.
Le sanzioni e gli asset congelati
Non era insolito che vi depositasse parte dei suoi asset: Euroclear detiene le riserve valutarie di circa un centinaio di banche centrali. Ed è in questo contesto che, quando furono imposte le sanzioni alla Russia, queste riserve della Banca di Russia furono congelate a Bruxelles.