AGI - L'accordo di partenariato tra Unione europea e Mercosur punta ad aprire un mercato di circa 295 milioni di consumatori e a rafforzare gli scambi tra due blocchi che già oggi muovono volumi rilevanti. Nel 2024 le imprese Ue hanno esportato verso i quattro Paesi del Mercosur – Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay – beni per 55 miliardi di euro, a cui si aggiungono 29 miliardi di euro di servizi nel 2023. L'Ue è il secondo partner commerciale del Mercosur dopo la Cina, con una quota pari al 16,9% degli scambi totali.
Il cuore dell'intesa è la progressiva eliminazione dei dazi: il Mercosur abolirà le tariffe su oltre il 91% delle merci Ue esportate, con benefici soprattutto per settori oggi colpiti da dazi elevati come automobili (35%), macchinari (fino al 20%), chimica (fino al 18%), farmaceutica (fino al 14%), abbigliamento e calzature (35%). Secondo la Commissione, l'accordo faciliterà anche l'accesso agli appalti pubblici, ridurrà gli ostacoli non tariffari e migliorerà le condizioni per i servizi e gli investimenti, con vantaggi per comparti come servizi alle imprese, finanza, telecomunicazioni, trasporti e logistica.
Le opportunità per le Pmi
Un capitolo dedicato alle Pmi punta a semplificare procedure e rendere più trasparenti le regole: oggi sono già oltre 30mila le piccole imprese Ue che esportano nel Mercosur.
Il fronte agricolo
Sul fronte agricolo, l'intesa apre nuove opportunità per prodotti europei di qualità – come vino (dazi fino al 27%), cioccolato (20%), bevande spiritose (20-35%) – tutelando al tempo stesso i settori sensibili. L'Ue ha introdotto ulteriori salvaguardie che dovranno però essere confermate dal Mercosur. Le importazioni di prodotti come carne bovina, pollame, zucchero ed etanolo resteranno limitate, mentre saranno protette 344 indicazioni geografiche europee, vietando le imitazioni.
I benefici per l’Italia
Secondo la Commissione, i benefici totali riguarderebbero un mercato italiano che coinvolge quasi un milione di posti di lavoro, con oltre ottomila aziende esportatrici e un volume d'affari nelle esportazioni di 7,2 miliardi di euro, contro i 6 miliardi di importazioni. Nel dettaglio, la quota maggiore di mercato è rappresentata dalle esportazioni di macchinari ed equipaggiamento elettrico, per 2,99 miliardi di euro e più di 632mila posti di lavoro legati al settore. A seguire, il mercato dei prodotti chimici e farmaceutici, con 1,152 miliardi di euro. Al centro dell'accordo, anche i prodotti agroalimentari italiani, che rappresentano solo il 5% delle esportazioni totali dell'Ue verso il Mercosur, con le tariffe proibitive e le restrizioni attualmente in vigore che limitano il commercio di settore.