AGI - Un ragazzo di 15 anni ha ucciso a coltellate un bambino di dieci in una scuola del distretto di Odintsovo, nella regione di Mosca. Prima di lanciarsi all'inseguimento degli alunni delle elementari per i corridoi dell'istituto di Uspenskaya, nel villaggio di Gorki-2, Timofey K. – come è stato identificato dai media russi – aveva pubblicato sul web un suo 'manifesto' ispirato alle teorie suprematiste e a uno degli autori della strage del liceo Columbine.
Al momento dell'attacco indossava una maglietta con la scritta "No Lives Matter", una provocazione legata al movimento Black Lives Matter, e un casco recante una citazione del suprematista bianco Dylann Roof, autore della strage nella chiesa di Charleston nel 2015.
Il manifesto e l'ideologia dell'aggressore
Prima dell'attacco, Timofey aveva inviato ai compagni un manifesto intitolato "La mia rabbia", che si apre con una citazione di Eric Harris, uno dei responsabili della strage alla Columbine High School del 1999. Nel testo, l'adolescente esprime odio verso la società, definiva le persone "biotrash" e individuava in musulmani, persone LGBT, ebrei, antifascisti, progressisti e opposizione i presunti responsabili dei mali della società.
La dinamica dell'aggressione filmata
Secondo quanto riportato dai media, il 15enne ha filmato l'intera aggressione, pubblicando poi i video sul proprio canale Telegram. Le immagini lo mostrano mentre si avvicina a un gruppo di studenti e a un insegnante, chiedendo loro di che etnia fossero. Una guardia giurata tenta di fermarlo, ma viene immobilizzata con lo spray al peperoncino. L'adolescente si lancia quindi all'inseguimento dei bambini e raggiunge la vittima, che frequentava la quinta elementare, sulle scale. Dopo averlo colpito al collo l'assassino si è scattato un selfie accanto al corpo.
In un secondo video lo si vede entrare in un'aula chiedendo se una determinata insegnante fosse presente a scuola. Alla risposta negativa, afferma: "Non mi interessa se mi condanno all'ergastolo".
Reazioni e collegamenti estremisti
Il governatore della Regione di Mosca, Andrei Vorobyov, ha definito l'attacco "una crudeltà orribile e indicibile" e "una vera tragedia per l'intera regione".
Secondo alcune indiscrezioni non confermate pubblicate dal 'The Moscow Times', le foto trovate sul telefono dell'aggressore contengono "citazioni estremiste" e nomi di organizzazioni di estrema destra, nonché riferimenti alla sparatoria nella moschea di Christchurch del 2019 in Nuova Zelanda, quando il suprematista bianco Tarrant uccise 51 fedeli islamici inermi, tra cui un bambino di tre anni.
Le autorità competenti non hanno rilasciato dichiarazioni in merito a tali segnalazioni.