AGI - Giocoforza, si parlerà di Ucraina al G20 di Johannesburg - il primo in Africa - che si apre domani: i principali leader interessati alla soluzione della crisi ucraina discuteranno infatti di come imprimere una svolta dopo la proposta e l'ultimatum degli Usa. E infatti il premier Giorgia Meloni, che parteciperà al summit mondiale (snobbato però dal presidente Trump che non sarà presente), terrà a margine dei lavori, incontri bilaterali con altri capi di Stato e di Governo.
Il primo di questi colloqui è avvenuto nel pomeriggio di oggi, poco dopo il suo arrivo nella capitale sudafricana: la presidente del Consiglio ha avuto una telefonata con il cancelliere tedesco Friedrich Merz.
Nel corso del colloquio, informa Palazzo Chigi, è stata sottolineata l'importanza di sostenere gli sforzi negoziali in corso e ribadito l'obiettivo finale del raggiungimento di una "pace giusta e duratura", nell'interesse dell'intera Europa. È stato accolto quindi con favore, prosegue Palazzo Chigi, "il riferimento a solide garanzie di sicurezza, integrali al più ampio quadro della stabilita' europea e transatlantica, in linea con quanto da tempo proposto dall'Italia".
Domani, ha anticipato il Financial Times, i leader di Francia, Germania, Italia e Regno Unito dovrebbero tenere una riunione di emergenza proprio a margine del vertice del G20 per discutere del piano di pace promosso dagli Stati Uniti.
Il progetto prevede concessioni significative da parte di Kiev, inclusa la rinuncia a territori oggi sotto il controllo di Kiev e l'esclusione futura dall'adesione alla Nato. Come ricorda il Financial Times, terrà banco sul tavolo dei colloqui anche il piano di utilizzare i beni russi congelati per un prestito di 140 miliardi di euro a Kiev, nonostante il piano Usa. Su questo la Commissione Europea non ha dubbi: il sostegno europeo all'Ucraina "continuerà".
Quanto all'Italia, fonti avevano ribadito ieri che "la posizione di sostegno rimane la stessa". In merito invece al Purl, il piano che prevede l'acquisto di forniture militari dagli Usa per girarle all'Ucraina, le stesse fonti hanno assicurato che "siamo ancora in fase di studio, ma non vuol dire che non continui il sostegno all'Ucraina: continua bilateralmente".