AGI - C'è grande apprensione per la sorte di Stefano Farronato e Alessandro Caputo, due alpinisti italiani che risultano dispersi da sabato scorso sul Panbari Himal, vetta di 6.887 metri nell'Himalaya nepalese facente parte alla sottocatena del Manaslu. La speranza è che i due abbiano trovato un cunicolo, un luogo per ripararsi in attesa dell'arrivo dei soccorsi. Dal Nepal, nel frattempo, è arrivata attraverso la polizia locale, citata dal sito online 'The Kathmandu Post', la notizia che un altro scalatore italiano è morto dopo essere stato travolto da una valanga di grandi dimensioni al campo base del Yalung Ri, nella remota valle di Rolwaling, nel distretto di Dolakha, nella zona più vicina al Cho Oyu nella zona del monte Everest.
In quest'ultimo incidente oltre all'alpinista italiano - del quale non sono state rese note le generalità - sono morti altri sei escursionisti stranieri. Il gruppo internazionale si stava preparando alla scalata del Dolma Khang, vetta di 6.332 metri non distante dal Yalung Ri. Secondo quanto riportato dalle autorità nepalesi, la 'slavina-killer' risalirebbe a qualche giorno fa. In base a quanto riferito dal vice sovrintendente di polizia, Gyan Kumar Mahato dell'ufficio di polizia distrettuale di Dolakha, tra le vittime, oltre all'italiano, anche tre alpinisti statunitensi, un canadese e due nepalesi, ma anche quattro dispersi e quattro feriti.
Sull'altro versante del Nepal, da sabato scorso non giungono aggiornamenti da Stefano Farronato, 45 anni di Bassano del Grappa, arboricoltore, con molte spedizioni alle spalle, e Alessandro Caputo, 28 anni milanese, maestro di sci in Svizzera, rimasti bloccati al campo 1 del Panbari Himal a seguito delle forti nevicate portate dal ciclone 'Montha'.
Come ha appreso l'AGI dai soccorritori italiani che seguono le operazioni, la giornata odierna si è concentrata sulla ricognizione dell'area tra il campo base e il campo 1 ma a causa delle difficoltà della missione e del terreno, il team ha effettuato una sosta notturna in elicottero a Samagoun. Le operazioni di ricerca, estremamente complesse, sono state interrotte nel pomeriggio a seguito del sopraggiungere della notte e riprenderanno domani. È previsto il supporto della tecnologia Recco per potenziare le ricerche.
Il team di soccorso è composto da un pilota e tre soccorritori nepalesi. Il coordinamento remoto è affidato da Manuel Munari e Maurizio Folini con Michele Cucchi presente nella Valle del Kumbu. Domani, martedì, il meteo è previsto buono e, quindi, l'elicottero si avvicinerà il più possibile alla montagna fino a pochi anni fa 'segreta' per il mondo dell'alpinismo. Oggi è stato recuperato con l'elicottero il capo spedizione 'Panbari Q7' iniziata il 7 ottobre scorso: Valter Perlino, 64 anni, veterinario di Pinerolo, era rimasto al campo 1 a seguito di un grave problema a un piede. La missione era quella di scalare in stile alpino e con gli sci una montagna quasi sconosciuta e molto difficile. Il Panbari è stato aperto per la prima volta alle spedizioni straniere nel 2002. Nel settembre del 2006 una spedizione universitaria giapponese ha scalato la montagna in stile alpino.
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