AGI - Israele ha accettato una linea di ritiro iniziale a Gaza, che è stata mostrata ad Hamas. Lo scrive su Truth il presidente Usa, Donald Trump, mostrando una mappa della Striscia. "Quando Hamas confermerà, il cessate il fuoco entrerà in vigore immediatamente - scrive Trump -, inizierà lo scambio di ostaggi e prigionieri e creeremo le condizioni per la prossima fase di ritiro, che ci porterà vicini alla fine di questa catastrofe".
La linea di ritiro iniziale, secondo la mappa di Trump, mostra le linee approssimative di controllo israeliane nella Striscia prima della grande offensiva di Gaza City, iniziata il mese scorso quando le IDF controllavano circa il 70% del territorio di Gaza. Le IDF dunque secondo la mappa pubblicata da Trump, continuerebbero a mantenere una presenza a Rafah e Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, e in ampie zone della Striscia settentrionale, oltre alla zona cuscinetto in altre parti del territorio.
Intanto, una delegazione di Hamas è arrivata a Sharm el-Sheikh, in vista dell'avvio dei negoziati (previsti per lunedì) per un cessate il fuoco a Gaza. La notizia arriva dopo che fonti del governo Netanyahu hanno affermato all'emittente Kan che i 48 israeliani ancora nelle mani di Hamas, una ventina in vita e il resto morti in prigionia, potrebbero essere restituiti presto ai loro cari. Inevitabile pensare che israeliani e americani puntino a celebrare il secondo anniversario della strage del 7 ottobre 2023 con il tanto atteso ritorno dei rapiti. Ma la via del trionfo è lastricata di ostacoli.
- Tony Blair
Hamas rifiuta l'ipotesi Blair. Ben Gvir e Smotrich criticano Netanyahu
Ma anche su questo Hamas non manca di dettare le sue condizioni. C'è accordo sul passaggio dell'amministrazione di Gaza a indipendenti sotto la responsabilità dell'Anp. Ma non certo a Blair. "Non accetteremo mai che sia qualcuno che non è palestinese a controllare i palestinesi", ha detto ancora Abu Marzouq, tanto meno l'ex premier britannico: "Non possiamo avere qualcuno come Tony Blair a governare a Gaza perché quest'uomo ha distrutto l'Iraq", ha detto. Netanyahu stesso sarebbe tutt'altro che convinto che la risposta ricevuta da Hamas sia così positiva come Trump l'ha interpretata, al punto da chiedere a Israele di mettere fine subito ai combattimenti. Cosa che infatti l'Idf ha fatto solo in parte.
Ufficialmente, le forze israeliane hanno sospeso le operazioni offensive, ma sul terreno si combatte ancora: nessun cessate il fuoco, solo una riduzione. E lo stesso portavoce dell'Idf in lingua araba ha ammonito i palestinesi di non tornare al nord, città di Gaza compresa. Droni ed elicotteri hanno sorvolato senza sosta la Striscia e colpi di mortaio sono partiti in direzione di chiunque tentasse di avvicinarsi alle zone di guerra, hanno raccontato i media israeliani.
Hamas ha rilasciato una dichiarazione sul suo canale Telegram, accusando Israele di mentire sulla riduzione delle sue operazioni militari e affermando che 70 persone sono state uccise dagli attacchi da questa mattina. "L'esercito di occupazione sionista continua a commettere i suoi orribili crimini e massacri contro il nostro popolo palestinese nella Striscia di Gaza", si legge nella dichiarazione rilanciata dall'emittente britannica SkyNews. Hamas afferma che questo "smaschera le false affermazioni del governo criminale di guerra Netanyahu riguardo alla riduzione delle operazioni militari contro civili indifesi".
Trump: Ora o mai più
Il presidente degli Stati Uniti ha pubblicato su Truth una foto dall'alto della grande piazza di Tel Aviv dove le persone si sono radunate per chiedere il rilascio degli ostaggi mostrando in primo piano uno striscione con sopra la scritta: "Ora o mai piu'". Lo rende noto anche il quotidiano The Time of Israel, secondo il quale, questo è un modo per esortare il governo a concludere l'accordo da lui proposto per porre fine alla guerra di Gaza e restituire tutti i rapiti.
Netanyahu: "Senza il rilascio degli ostaggi il piano Trump non va avanti"
"Finchè non verrà rispettata la prima clausola, ovvero il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e morti, finché l'ultimo degli ostaggi, tutti quanti, non sarà trasferito in territorio israeliano, non passeremo ad altre clausole" del piano di Donald Trump sulla tregua a Gaza. Lo dice il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, incontrando i membri del Gvura Forum, associazione di destra che rappresenta le famiglie dei soldati uccisi in azione a Gaza. Netanyahu, secondo quanto riportato dai media in lingua ebraica, ha aggiunto che se Hamas non rilascerà gli ostaggi "entro la scadenza del termine stabilito dal presidente Trump", Israele tornerà all'offensiva a Gaza "con il pieno appoggio di tutti i paesi coinvolti".
Trump: "Hamas sarà annientato se non cede il potere"
Hamas rischia il "completa annientamento" se rifiuterà di cedere il potere e il controllo di Gaza. Lo dice Donald Trump in un messaggio inviato al giornalista della Cnn, Jake Tapper, che gli chiedeva cosa sarebbe successo se Hamas avesse insistito per rimanere al potere. Trump ha aggiunto di aspettarsi "presto" chiarezza sul reale impegno di Hamas per la pace. Secondo Trump inoltre, Netanyahu è d'accordo nel porre fine alla campagna di bombardamenti su Gaza e nel sostenere la visione dello stesso Trump. Il presidente americano ha aggiunto di sperare che la sua proposta di cessate il fuoco diventi realtà e ha sottolineato che sta lavorando duramente per realizzarla.
Fonti di Hamas: "Vogliamo arrivare all'accordo"
Hamas vuole arrivare a un accordo che metta fine alla guerra a Gaza e consenta uno scambio di prigionieri con Israele. Ad assicurarlo è stato un alto funzionario di Hamas, alla vigilia dell'avvio delle trattative. I negoziatori di Hamas in viaggio da Doha dovrebbero arrivare al Cairo domenica prima di dirigersi a Sharm el-Sheikh per colloqui indiretti con la delegazione israeliana, ha detto il funzionario a condizione di anonimato. "Hamas è molto desideroso di raggiungere un accordo per porre fine alla guerra e iniziare immediatamente il processo di scambio di prigionieri in conformità con le condizioni del campo", ha assicurato. "L'occupazione non deve ostacolare l'attuazione del piano del presidente Trump. Se l'occupazione ha intenzioni autentiche di raggiungere un accordo, Hamas è pronto", ha insistito.